C81 d’altronde di azioni vili e disonoranti. Lo sa il Clero quante volte in favore del suddito rappresentò al sovrano di allora le circostanze dolorose, in cui gemevano queste Provincie, e come ponendo a profitto il facile accesso alla Corte, là, non a mercare vani onori o frivoli titoli, a voce ed in iscritto perorava a favore dell" amato suo gregge. Se altro non vi fosse basterebbe, che si rendesse pubblica una lettera da lui scritta a Ferdinando in risposta a quella, colla quale gli si raccomandava d’insinuare al popolo tranquillità ed obbedienza. Egli promettendo di prestanisi, ricordava al re i suoi doveri verso il suddito, le di cui richieste erano ragionevoli e giuste volute dnl tempo e dal progresso dei lumi. Ma se delicati riguardi gl* imponevano di agire con delle riserve, si può forse giudicarlo reo perchè tale ritenerlo ci giova? Mi perdoni Sua Eminenza se io ardisco costituirmi campione di Lui il cui solo nome basta a garantire la bontà e la virtù. Ma la protesta sostiene, che la Bolla, 19 febbraio 1847 colla quale si dichiarava destituito il Fontanini ed eletto a moderatore il Rizzolati sia stata carpita. Ma questa Bolla è nientemeno che di Pio IX, in nome anche dei quale voi Parrochi e Curati di Concordia pubblicaste la vostra protesta, di quel Pio IX rigeneratore d’Ilalia, Soggetto che segnerà col suo nome 1’Era del secolo decimonono; di quel Pio IX che firmava quella Bolla non qual Sovrano temporale, ma qual Pontefice Vicario di Cristo nella pienezza delia sua sacerdotale primazia. Osereste voi Parrochi e Curati di sospettare , che un Pio IX Pontefice e Massimo si fosse lasciato allucinare a segno di esporre se medesimo, la religione, il bene di una diocesi ai rimarchi del mondo tutto e delle generazioni future? Temeraria supposizione! Leggetela questa Bolla qui in calce trascritta e sarete convinti, che uè il Cardinale Patriarca carpì la bolla stessa per non aver documentato a dovere lo stato delle cose; riè Sua Santità la rilasciò senza aver tutto bene esaminalo e ponderato prima di apporvi ^Apostolica sua approvazione. Sul resto della Vostra protesta relativa al vicario Bizzolati è inutile immorare; cade la fabbrica se la base non è solida e ferma. Ma vogliasi pure, per ipotesi non concessa, che sia vero quanto dai Parrochi e Curati, si accampa, io lo ripeterò trionfalmente, invece di una carta anonima, giacché tale si deve ritenere questa in cui neppur un individuo vi si trova segnato temendo forse di porre il suo nome al pari di colui che colpisce a tradimento il nemico, dovevate e dovete appellarvi a quella Sede di Pietro da cui è uscita la Bolla stessa, Sede da cui dipendete voi, Fontanini, Monieo, tutto il mondo cattolico. Ora convinto come sono che in simile improvvido atto non sieno concorsi uomini assennati e religiosi, dei quali tanti e tanti ne vanta la diocesi di Concordia, prego con tutto fervore quelli che sentono virtuosamente a confortare con le leali loro dichiarazioni (dietro anche l’invito c!(;l lodevolissimo sacerdote Giuseppe Trevisan di S. Vito del Friuli), il clero tutto, il loro buon Vescovo, I’ ottimo nostro Patriarca, i popoli delle ll()stre Diocesi scandalezzati e intristiti da una protesta che disonora il sacerdozio e può pur troppo influire a menomare la Religione nel cuore