603 quanto poteva, e più di quel che polevaj armij munizioni, milizie, danaro : ai richiedenti ne ha mandate di nuove : ne ha domandato in più luoghi di fuori. Se alcune provincie, o piuttosto alcuni di certe provincie, abbiano esercitati atti d’autorità, i quali dopo l’adesione , spontanea non si potevano competere che od al Governo di Venezia od almeno a tutte insieme le provincie concordi ; che i decreti parziali e disparati abbiano dato alle altre provincie l’esempio della discordia; che questi mali vengano accadendo tra noi, non è da dolersene coii crucciosa querela. Egli è piuttosto da domandare a que’pochi discordanti-. Come avete finora manifestate le vostre idee e i desidera? Voi. avete aderito spontaneamente a Venezia con parole, non solo di concorde uguaglianza, ma alcuni anco di dipendenza; delle quali parole, talune il Governo provvisorio non ha certamente volute accettare alla lettera : avete aderito spontanei, pienamente, solennemente. Prima di fare atti di divisione, che ci rendano scherno e vittima de’nostri aperti e segreti nemici, dovevate parlare schiettamente all’orecchio dei fratelli la parola fraterna. Il Governo provvisorio può mostrare gli atti, che ne’suoi venti giorni di vita egli ha fatti : mostrate i vostri. Alle intere provincie, e neppure agli interi Comitati non parlo: parlo a que’pochi, che senza saperlo si fanno strumento all’odio e alle cupidità del nemico. Io son certo che Vopinione universale de’savii e de’buoni è per la vera unità, primieramente delle provincie venete con Venezia, poi del Veneto col Lombardo ( senza parlare ora di congiunzioni più ampie e lontane): son sicuro che il volere l’unità del lutto, lacerando le parti, a tutti i savii e i buoni parrà cosa stolta. E all’opinione dei savii e dei buoni il Governo provvisorio si volga, e altamente la invoca, perchè si faccia manifesta, perchè corregga e guidi gli atti di taluni, e di altri moderi le parole. 11 male, ripetiamo, apparisce più grave di quel ch’egli è, perchè nel silenzio o nelle stare dei molti il rumore o l’agitarsi de’pochi pare il grido e il moto di tutti, E negli alti stessi, che paiono più avversi a concordia, è certamente più sconsideratezza che voglia di amareggiare o di. nuocere; e le parole più acerbe sono in taluni, più ch’altro, inesperienza della vita civile e dell’arte di scrivere. Ma intanto di tali inesperienze i nostri nemici approfittano. Ed è tempo ornai che non s'abbia nè a dire nè a temere che in questo paese, privilegiato di tante meraviglie da Dio, la discordia sia una maledizione che si respira coll’aria e che scorre nel sangue. 17 Aprile. {dalla Gazzetta) Consolato generale della Confederazione svizzera AVVISO INTERESSANTE. Gli Svizzeri dimoranti qui sono pregali di trovarsi domani -18 cor-'ente, alle li 1;2, della mattina, nel Consolato generale della Confederatone, onde in compagnia del sottoscritto presentare i nostri ricetti al Governo provvisorio della Repubblica venda. Il viceconsole [. f. di console generale Benedetto Wòlflin.