401 6 Aprile. 8<*stóKr!?a ©a aaeaaa pei quali in onorato delia prigionia AI VENEZIANI DEL ì 8'iJì. Chi dispera del risorgimento di un popolo dal suo sepolcro di disonore, ha calpestata nel fango qualsiasi idea di umana dignità, sia giudicalo un codardo degno della servitù che ci ha prostrati linora, della mendicità a cui la servitù ci condusse, delle catene clic ci hanno impiombale nelle viscere, e del veleno che dalle viscere ci fu versato nell'anima. i\o, ogni obbrobrio non meritalo ha la sua aurora di luce, e il Sole splende in In Ita la sua pompa se anche un tenue velo di nubi lo cela alla debole visla d’occhio mortale. Vedete: questa Italia che pareva vivesse di una perenne agonia, come sotto il peso di una potenza infinita, questa Italia ha evocate le ombre de’suoi valorosi antenati, ha udita una voce di coraggio e di fondata speranza, questa Italia volse gli occhi al Ciclo per dimandargli giustizia, e il Cielo le additò il Vaticano, e nel Vaticano un padre, un fratello, un amico comune .... nel Vaticano PIO IX! — Sorgete, o caduti! PIO IX mostrò al mondo intero che l’Italia, terra dei martiri, deve risorgere sotto l’egida del Cristianesimo; che il risorgimento d’Italia è una conseguenza dell’incivilimento morale formato dai secoli. IMO I\ ha mandata dal suo seggio una voce ai suoi Romani, nepoti degli antichi dominatori delP universo, e quella voce in grido di rampogna, di vendetta, di valore, di risorgimento, si propagò da un capo all’altro d’Italia .... Oh Italiani, levate la lesta dai guanciali .... PIO IX porrà il suggello alla vostra vittoria ! — Viva l’Italia ! —e la bandiera italiana tornò a sventolare per le sue oppresse città. — Viva l’Italia! — e Alberto di Sardegna, forse a coprire con imprese magnanime una memoria funesta, corrispose a tal grido; e i Toscani levarono al Cielo la fronte a lungo curvata; e Sicilia dai vulcani che vomitano fiamme e lave infuocate, simbolo delle anime ardenti degli italiani, mise tale un urlo di grandezza che arrivò fino ai più ascosi satelliti settentrionali .... E i Lombardi? — e i Veneti? — 0 Siculi, Piemontesi. Toscani, abbracciamoci, siamo fratelli; cessate dall’incolparci di ostinato vituperio — i piedi degli usurpatori a noi pesaron più gravidi sul collo .... Ascoltate; e Venezia e Milano narrerete ai vostri concittadini essere sulla via dell’ italiano progresso. Ma noi infelici che potevamo? — Le zanne dell’aquila austriaca ci aveano penetrato nelle intime viscere, eravamo soffocati sollo le sue ali .... ali poderose, ma perchè di penne} soggette a venire un giorno distrutte. Eppur noi non tacemmo alla voce dell' angiolo che con la spada di fuoco trasvolò sulle feconde pianure d’Italia dimandando coraggio e promettendo 26