665 ilttiamento, sono ancora nell5 interezza di libera scelta, e si manterranno in questa condizione indipendente lino a tanto cbe assemblea od assemblee costituenti, elette sopra larghissime basi e conformi, riunite in luogo che non adombri per seduzione o violenza, abbiano pronunziato sul futuro destino ed abbiano fatto colleganza di federazione cogli altri stati Italiani. La proclamazione di Repubblica per parte di alcuni in Venezia, le adesioni de’Gomitati malamente interpretate per piene e solenni fra coloro che come tali non poteano prestarle e quelli che accettarle non poteano ; il riconoscimento di tale Repubblica per parie di qualsiasi estero governo; le dichiarazioni in giornali anche sostenute da molte sottoscrizioni; l’espressioni di gratitudine verso Carlo Alberto pel mollo che ha l’alto, quelle che sorgeranno solenni al compimento di nostra redenzione verso quel Re, verso i popoli fratelli che pugnarono con noi e per noi, nulla possono determinare rispetto alla grande questione. Debbono considerarsi come sentimenti e voti individuali espressi senza veruna legalità, che non obbligano pure quei medesimi da cui furono, comecché per la stampa, pubblicati; voti individuali che non obbligano nè possono obbligare gli altri. Questa intera libertà di voto, sino al momento dell’assemblea cui è demandato il diritto di pronunziarlo, è il vero diritto dì sovranità nel popolo, cui niuno può attentare: altrimenti il governo, che avesse a dichiararsi, sarebbe di conquista e non di elezione; quindi governo in opposizione al tanto promulgato e non contrastato vero principio di libertà, governo che contrasterebbe colla predicata uguaglianza, con una legge elettorale riconosciuta necessaria e giusta. Abbiamo detlo che l’Assemblea, oltre alla scelta di governo, faccia colleganza di federazione cogli altri stali italiani, perchè nessun italiano nè vuole, nè può rinunziare a questo santissimo e necessario fine dell’unione italiana; perchè un governo italiano che non volesse o non potesse unirsi in lega cogli altri, mettendosi in contrasto ed in guerra, perderebbe la grande causa dell’italiana unità ed indipendenza. Questa dichiarazione d’intatta libertà, che in veruna maniera può intaccarsi da forma di governo prestabilito per voti separati ed illegali, benché fatta da alcuni, benché fosse individuale, ha forza; mentre si mette innanzi un,diritto vero, consentito e riconosciuto, che cessa solo nella elezione trasfondendosi nel rappresentante, quando la proclamazione di un determinato politico riordinamento è un attentato di usurpazione all’altrui libertà. Quindi ogni scritto relativo alF ordinamento politico de’stati redenti, dovrà guardarsi come scritto che mostra i motivi , le ragioni di una o d’altra determinazione e niente più, e carattere di scritto sincero e leale deve essere quello d’illuminare senza mai sforzare colla violenza del partito, coll’ebbrezza del fanatismo. Ed allorquando arriveranno i giorni dell’elezioni, quelli dell’assemblee, ogni elettore, ogni rappresentante, do-'rà religiosamente nella sua coscienza numerare e pesare i motivi che Per propria disamina o per altrui avvertenza ha raccolti, a fine di confidare cort sicurezza il proprio diritto di elezione, a fine di pronunziare