440 In tanta luce di civiltà, a cui Divina Sapienza ci ha condotti, mentre fra noi regna mutua carità ed amore fraterno, ora che la legge del Vangelo ha nel mondo completo il suo trionfo, potea mai tollerar Iddio che si rinnovassero impunemente gli eccidj, le barbarie dei Neroni, e dei Ti-berj per opera di un Radetzky, dei Tiberj e dei Neroni le mille volte più feroce e crudele? No, no, che Dio noi poteva, ed in sua giustizia ordinava resterminio dimostri; e nella mano stessa di Pio, del Vicario suo, dell’uomo per natura sì mansueto e clemente, di Lui eh’è d’ogni più eletta virtù tipomodello, pose il fulmine della guerra, che d’ogni Crociala sarà la più memoranda, perchè la più giusta .... Dio la vuole, Dio la vuole ! ! Con questo grido impugnate animosi, o Crociati, que’brandi che la vendetta divina ha temperati ’11 cielo, che il Patriarca venerando in un col nobil vessillo ha benedetti. — Dio la vuole, Dio la vuole ! . . . . Con questo grido, 0 Crociati, vibrate i colpi, e saran tutti di morte a’ mostri, le cui ossa incenerite io vorrei nel mare sommerse, perchè dal vento il maladetto cenere disperso, non avesse per opera d’un demonio a rimpastare la rea razza nostra nemica. 0 Crociati, fra le benedizioni, gli evviva e le feste de’ vostri concittadini, fra gli augurj delle spose, delle amate, che di voi degne, di rosse croci le bianche liste, ornamento de’vostri petti, colle loro mani vollero fregiare , scortati da due gentili che a voi fé’ sorelle il coraggio, da onorandi Ministri delimitare, orsù muovete dalla vostra terra natale ; il Lione di Marco infuse all’ alme la nobile ira, accingetevi a prove di mano e di senno, degne di questa vostra patria, della risorta Repubblica, che fu madre sì feconda d’eroi. Ite a congiungervi ai tanti altri, che Venezia, la gentile, l’animosa, ha già tributato alla gran causa d’Italia. Ite a unirvi ai moltissimi, che di Romagna si condussero armati sulle vostre e le Lombarde campagne. Presto , più che noi pensale , un esercito di bella e brava gente capitanata da un Durando sarà fra voi; e tante schiere di prodi all’invincibile armata di re Alberto consociata, oh! che varranno a purgar per sempre dalle immani belve la cara nostra penisola, a far nostra in un baleno la vittoria, che Dio all’Italia lassù in cielo decretava nel giorno in cui Pio dal Vaticano l’Italia per suo comandamento ebbe , primo fra i Papi, benedetta ! Viva Italia! Viva Pio ! Viva Venezia! Iprò’ Crociati evviva ! ! dott. DIONISIO ZANNINI di Ferrara. 8 Aprile. PER LA LIBERAZIONE DELL’ ITALIA DAI TEDESCHI INNO ( Di D. A. di Chioggia. ) Fratelli, noi tutti legati ad un patto, Noi tutti ornai tìgli d’un solo riscatto Diciam la novella parola d’ amor. Sorgiamo su l’ali di lieta speranza ;