467 sovente grave e temuta più del discorso ; e perfino 1’ offendere ha più del buono che non 1’ odiare. » Caduti in errore conserviamo la virtù di sentirne cordoglio ; poiché (¡nella si è corruzione insanabile, che l'animo dispoglia dall’abilità di vergognarsi. La vostra giovinezza; quest’ età fortunata dell’alacrità, della gioia, divezzerete dall’ozio: la fatica è la tazza che ha sugli orli l’amaro e la dolcezza sul fondo. Non intorpidite per ignavia quelle menti chiamate a lanciarsi, ad ispirarsi, a creare: nè gittate nel fango la nobiltà dello spirilo. » Affaticherete, piuttosto d’inchinarvi a taluno, perchè comperi le vostre bassezze : e, vivendo con più misura che strazio, non v’ indurrete a dovere da altri la sussistenza ripetere. » Nè vi prenda, o giovani, intempestiva vaghezza a scendere pei tipi nell’arena delle opinioni lottanti: ma statevi modesti e solinghi, come lampa che arda non vista nella cripta tenebrosa del tempio, per entrare un giorno nclF aringo con forza sicura, come antesignano che spiega la riposta bandiera nel giorno della battaglia. E, ve lo ripeterò con una figura desunta da Tacito — per non aspettare il dolce fico con la gocciola, non lo schiantate col lanificio. — » E in ogni tempo della vita volgete il fremito degli scritti a percuotere le sfrenale passioni, ed a portare negli animi raggi di luce consolatile ed amica; non mai a narrare le inverecondie: sareste un giorno dolenti di avervi preparalo riprovevole fama. » Le vostre promesse non saranno come nubi leggiere che, da vento portale, se ne vanno in dileguo. I dolci commerci delle amicizie saranno sacri per voi; e perchè sian perenni, non vorrete che la devozione dell'amico diventi martirio. Ma come Foro dalle mondiglie si scerne, voi dagli amici sinceri saprete distinguere quelli che il sono, come dei fiori son Tapi, solo per trarne il nettare: o dell’olmo la vite per appoggio a salire. » Non vederele essere la cauta prudenza, rettile viltà: sarete anche abili a cogliere il vostro vantaggio nella palestra della vita: ma non di quelli che adattano ad ogni vento la vela, che mutano ad ogni suono le danze. Non sarete di coloro, e molti pur sono che han più lingue di Ba-belle, che han ritorte per ogni fascio, che sempre trovano giravolte e diverticoli per non satolla avidità. » Così scevri da tristi cupidini e da voglie ree, qual nave che libera dal soperchio del carico meglio sull’ onde e più sicura si leva, voi con stelle propizie discorrerete il pelago della vita, e forse mariterete i brevi giorni del vivere alla gloria non peritura dei secoli. » Così dai buoni e dai savii avrete plauso ed onore; dai vili e malvagi avrete quel silenzio che vale onore, od anche quel biasimo che vale trionfo. » Vorrei più dire, ma F animo mi n 'ga impotente F esprimere colla voce quello eh’ ei sente. » Voi sarete mio conforto e mio onore; e mi sorride la speranza che, ovunque io mi rivolgerò nelle Venete terre, vi troverò un amico ; scorgerò sul volto d’ ognuno che la mia memoria non è nube diffusa sulle soavi immagini di sua giovinezza.