047 die l'Halia, gemente sodo !' infame giogo dispotico dell"Austria, si ridestò per ¡scuoterlo ; die si ridestò nel seno de’suoi figli dalla tirannia vile d’un governo obbrobrioso oppressi ed oltraggiati, lo sdegno, ed ii giusto pudore d'averlo finora sofferto. Essi si hanno mostrati degni della loro patria, degni di essere annoverati fra le nazioni libere. Leggemo pure, e con cuore straziato lo leggemo l’infame politica austriaca impiegò i figli del nostro paese libero ad opprimere i vostri combattenti per la libertà, ed i mezzi più efficaci si sono già da noi impiegati per impedire che i figli dell’Ungheria libera non sieno oltre impiegali per sicarii della libertà ! ! ! Italiani! la vostra patria è libera; il sole del vostro cielo ameno, che se ne risentì di' vedere schiava la terra più bella, e più degna di esser libera, il soie sorride sopra il popolo libero: 1’aria del vostro paese non è più contaminata dal soffio velenoso della tirannia. Molti ne caddero vittime — e molti ne cadranno forse ancora; ma la vostra causa è giusta, e Dio l’ajuterà, come lo disse il gran Pio nella sua benedizione profetica sopra gli stendardi tricolori italiani: » La croce sul petto, la fede nell’ anima, voi siete i guerrieri di Dio, » e Dio non perde ! 1 ! « Ma non è la vostra patria sola, che ebbe a combattere contro l’oppressione ! ! ! Tutta l’Europa è in piedi, tutte le nazioni si porgono le mani per la sacra causa della libertà. E così abbiamo anche noi degli affari non molto amichevoli contro il governo austriaco; vi dichiariamo dunque per vostra regola, che non abbiamo la minima antipatia contro le truppe italiane, e qualunque sieno le informazioni menzognere, che si fanno dai vostri capi tedeschi, noi non tendiamo ad altro che a mantenere intatta la nostra libertà, per aiutarvi quanto prima di rivedere la vostra patria — e per combattere o morire per la vostra libertà. Non dimentichiamo i diritti umani, che le nazioni non sono al mondo ad ammazzarsi, ed opprimere la libertà, la quale deve essere cara, e santa. Vivano i bravi Italiani, che seppero combattere, e morire per la libertà ! La parola d’entrambi sia: Viva la libertà, l’eguaglianza, e la fraternità. Dio ci guida alla vittoria. Pest r i i aprile 1848. VOSTRI AMICI.