628 trio dell’affetto mettendo in atto le non ancor note, e pur sicure disposizioni dell'animo vostro, abbiamo noi Veneziani, e noi Veneti tutti, deliberato d’associare alla Consulta, raccolta da tutte le provincie unite, tre vostri degni concittadini, Gaetano-Àleardo Aleardi, Giovanni Malenza e Filippo Salomoni, che rappresentino una delle più illustri fra le italiane città, infrattanto che possa ella medesima, volgendo alle sorelle la voce, decidere le proprie sorti. E siccome questa Consulta accoglie nel suo seno, nella persona di questi tre tutti i fratelli lontani, così tutti noi, nel nome della comune patria, i lontani fratelli, come se presenti, abbracciamo, II Presidente MANIN. TOMMASEO. Il Segretario J. Zennari. 19 Aprile. (dalla Gazzetta) Come abbiamo annunziato nella nostra gazzetta del giorno 47 corrente, gli Svizzeri dimoranti nella nostra città furono ieri invitati dal loro viceconsole f. f. di console generale, Benedetto Woiflin, nella residenza del consolato generale delia Confederazione per presentarsi in sua compagnia a complimentare il Governo provvisorio della Repubblica Veneta. Sul mezzogiorno in fatti attraversavano la nostra piazza, fra i più scelti drappelli della guardia civica, il sig. viceconsole co’suoi connazionali, e lo stato maggiore della guardia civica, con alla testa il comandante generale Mengaldo. Li precedevano i vessilliferi, che facevano sventolare unite la svizzera e la nostra bandiera, mentre la banda della veneta Marina allegrava co’suoni la marciata, e la folla del popolo alzava i suoi sinceri e fragorosi viva alle due nazioni. Fatta sosta al palazzo di residenza del Governo, alle cui finestre si trovavano già il presidente e gli altri membri, dopo scambiati saluti e viva, il viceconsole svizzero ed il suo seguito salirono alle stanze del palazzo, dove raccolti, i membri del Governo stavano ad attenderli. Allora il sig. Wòlflin profferì queste parole, spesso interrotte da uiTemozione sincera, che a mala pena potea rattenere: » Signori presidente e membri del Governo provvisorio della Repubblica veneta. » Quando diciotlo giorni fa ebbi l’onore di ricevere e di trasmettere al Direttorio federale della Confederazione svizzera l’indirizzo, col quale, in data 28 passalo, partecipaste al suo presidente il glorioso risorgimento della Repubblica veneta, aggiunsi con fondata speranza che la Confederazione svizzera accoglierebbe con vero piacere comunicazione tanto fausta, che vi risponderebbe con quella cordialità fraterna, che dee regnare fra due popoli liberi e retti dal sistema repubblicano e con quella premura che meritano gl’interessi politici e commerciali comuni alle due Repubbliche. » Che non mi sono ingannato, o signori, lo prova il dispaccio che dal Direttorio federale avete ricevuto ieri in data 6 corrente ed i» riscontro al vostro indirizzo.