692 cussi ed avviliti dallo straniero, per cui muti gli usati canti ed i suoni, rinfacciavate al Signore la bellezza d’Italia contaminata dagli Unni, cantate al Signore che sugli oppressori glorificò sè medesimo, che dalla nostra terra scoppò via i traditori, che i cavalli e i cavalieri affondò in mare qual piombo. « Viva Pio IX! Viva Treviso! Viva Montebelluna! 23 Aprile. INNO PATRIOTTICO DEI VENETI MARINAI DEL CITTADINO VINCENZO BOTTARI. Come bello riflette sull’ onde Della libera Patria il vessillo ! Più non tocchi d’Italia le sponde, Sia travolto ne’ gorghi del mar Chi di cuore codardo e pusillo Noi saprà sulle antenne spiegar. Mille volte il vessillo onorato Fe’ del Trace la Luna ecclissare ; E or dell’Austria l’augello spennato Nel suo nido tremare farà. Sia travolto ne’ gorghi del mare Chi difender la patria non sa. Dei valenti noi siamo i nepoti, Del valore gli eredi noi siamo, E alla terra d’Italia devoti Fede eterna giuriamo serbar; E chi manca di fede giuriamo Di travolger ne’ gorghi del mar. Chi difende la patria contrada Dall’acuto vandalico artiglio 11 Signor l’invincibile spada Sostener nel suo pugno saprà : Pel codardo che fugge il periglio Degna patria uno scoglio sarà. 23 Aprile. L’UNIONE PATRIOTTICA DEL COMUNE DI GAMBARARE sancita il 48 aprile 4848 NEL CONVITO DEL CITTADINO ALESSANDRO PETR1LL0 COMANDANTE LA GUARDIA CIVICA IN MIRA. Regni fra voi, Signori, solo Concordia e Amore: La pace in questi giorni v’intima il Redentore; Ei, che là sopra il Golgota spirante alzò la voce, Perdono intercedendo a chi T confisse in Croce. Gara Municipale non fia, che in voi s’annidi: Preda sarem, discordi, di barbari omicidi. Contro il comun nemico ognuno armi la mano : Questo sacro dovere c’ intima il Vaticano. Benedì l’armi nostre l’immenso augusto PIO, E dall’alto de’Cieli le benedisse Iddio. Questa Italia ridente delizia d’ ogni core, Ove piede non preme, che non calpesti un fiore. D’orde selvagge infami trista contaminata, In regni ed in regnicoli divisa e disprezzata,