711 Stenterà almeno a crederlo colui il di cui sangue resta gelato ai mistici nomi di patria, di libertà. Se DIVISE, ha ognuna di esse tante gesta, tante glorie da vantare; quanto avrebbero mai eseguite UNITE insieme ! ! ! Se REPUBBLICHE ARISTOCRATICHE come quelle hanno tanto operato, quale avvenire luminoso per una REPUBBLICA DEMOCRATICA come la vostra in cui ogni Cittadino sa che tutti i suoi sforzi, tutte le sue fatiche, tutti i sacrifìcii eh’ egli s’impone, vanno a benefizio della causa comune ; sa che tutti formano una sola famiglia, e che SOLO quello che per talenti ed ingegno si distingue è chiamato a guidare, proteggere, e non governare i proprii fratelli, i proprii figli! Se a me fosse concesso senza meritar taccia alcuna, vi citerei l’esempio della Repubblica francese avanti 1J Impero — ma chi fra voi non la conosce la sorprendente Storia ! Sì, Veneti, stringetevi tutti in santa unione, onde sostenere il vostro Governo provvisorio. Dimostrategli in ogni occasione la vostra fiducia, il vostro affetto, la vostra riconoscenza. Non ascoltate coloro che cercano spargere in mezzo a voi il timore, la diffidenza, onde avvilirvi e disunirvi. Costoro sono ? vostri nemici i più terribili. — Non tremate se vi giunge cattiva nuova dei bravi che per voi coni" battono. — Le sorti della guerra sono varie. Siate convinti che sì bella causa qual è la vostra, deve trionfare. Alla nuova d’ una disfatta, i vostri volti non impallidiscano ma si riaccenda 1’ entusiasmo e susciti il valore. I ranghi che il piombo nemico dirada, vi richiamano onde riempirli. — Gli eroi che muojono esigono da voi vendetta ! — La Svizzera, la Grecia, 1' America hanno forse conquistata la loro libertà senza effusione di sangue ? Non hanno esse lottato anni ed anni per ottenerla, per acquistarli» 1 Sareste indegni della libertà che agognate, se ad essa non foste pronti di sagrificare vita, famiglia, sostanze. Sareste indegni del nome d’italiani se non giuraste di seppellirvi sotto le ruine delle case vostre, dei vostri monumenti prima di ritornar schiavi ! La libertà d’un popolo non si ottiene che col sangue. — Voi lo sapete, nè fra voi alcuno esiste che pronlo non sia a versare tutto il suo, e gareggiare in valore con quei prodi che accorrono da tutta Italia per offrirvi il loro. La nostra santa religione non si è sparsa per l’universo, non ha fatto proseliti che col sangue de’ suoi martiri. — La libertà di cui ra«w-re della patria è il germe, richiede anch’essa i suoi; — ma coraggio, finora non ne mancarono. — Ormai il loro numero è quasi compita per l’Italia, che da molli anni ha visto tanti suoi figli perire per essa. Che questa bella ERA DI LIBERTA’ vi trovi tutti uniti, tutti concordi. Non più gelosie, non più calunnie, non più invidia, ma fratellanza. Onta ai cittadini, che senza alcuna riconoscenza per quelli che hannfl