O II
di sangue e senz’ombra di disordine, non può essere che un grido ui.i-\ersale e che parta dai cuore. E Treviso stesso si dichiarò per la Ripubblica prima di Venezia, tino cioè dal 18 Marzo, quando tutti gridavano Libertà, e nessuno Costituzione. Or che parla egli d’anarchia il Cittadino d’Onigo?
    Niuu nome poi fuor che quello di S. Marco avrebbe trovato eco nell’Istria c nella Dalmazia. Ma cerne a dì nostri confondere i nomi colle cose? Come sognare che il Veneto Leone d’oggidì possa ruggire come quello di cinquanta anni fa, e la Serpe Lombarda strisciar come allora?
     Anch(ì le Repubbliche hanno però diverse costituzioni : e alia Repubblica di S. Marco sarà data quella richiesta dai tempi q dai luoghi. A che altro infatti fu aperta la Consulta delle Provincie Unite?
    I	Principi d’Italia riformatori saranno da noi rispettati ed amati come alleati, e con# nostri liberatori pur anco: ma in Venezia niun’altra forma è possibi!<rehc la Repubblicana e per quanto sieno potenti le mene, che il D’Onigo mostra di conoscere, questp principio è così forte, che chi volesse combatterlo, non farebbe che irritarlo, e ne ritrarrebbe, col danno universale, amarissimo frutto.
    Or se la Commissione di Treviso promossa dalle parole del D’Onigo,
o	di chi lo incitava, è già presso Re Carlo Alberto, ella saprà bene, speriamo, come parlargli, ed ei come intenderla ; giacché noi riposiamo sulle sue parqle^Com’ egli riposar dee sulle nostre.
     Nè Venezia, il cui coraggio fu bensì più civile che militare, perchè così vollero inopinati ed incredibili casi, ma che sfidò perìcoli eguali a quelli dell’eroico Milano, e fece e fa tuttora quanto le è dato per le Venete Provincie, a cui spedì Corpi Franchi ed aperse gli arsenali, vantava punto il jus di tener come sudditi i Veneti Municipj. L’Àdria apriva loro naturalmente il materno seno ed alPavventuroso invito il resistere sarebbe stata follia, sarebbe stato uccider se stessi per ispegner la madre — Volete unirvi agli altri, stringetevi prima fra voi — Sia questa l’impresa della nuova Sommissione inviata da Treviso e sarà facile intendersi in un solo discorso e con Re Carlo Alberto e coll’Italia tutta.
Piva V Italia ! Viva Pio IX! Viva Treviso! Viva la, Libertà nell’Unieìm !
GIUSEPPE BERNARDI Avv* Guardia Civica.
16	Aprile.
PROCLAMA AI CADORINI.
     Voi siete sull’Alpi, la sentinella della libertà Italiana, I vostri padri opposero i loro petti, forti come i vostri monti all’invasione dello straniero, e furono dalla Repubblica rimeritati di privilegi amplissimi. Nè SoI° bastarono a difendere se stessi, ìtia corsero pure animosi alla difesa altrui. Un’era novella già sorge per l’Italia. Orsù abbracciatevi tutti co-nie fratelli, abbandonando ogn’altro pensiero, finché il nemico è alle Porte: volate in massa ai confini, giurando la sua cacciata. La patria vi
                                              37