— VI — e resiste la parlata friulana, nel tempo, dalle Alpi al mare ed il costume di tutta la popolazione. Non avviene che questa vada, come i ladini di Val Gardena e di Val Badia, o dell' Engadina, man mano restringendosi e rinchiudendosi nelle piò alte valli; ma ripetutamente e vigorosamente si riafferma entro tutti i confini della « Patria » ; così come dai Pirenei al Mediterraneo la popolazione della Catalogna, che anche tanta affinità linguistica presenta con la nostra Regione. Appena nella seconda metà del secolo scorso si avvertono i primi sintomi del decadimento demografico della montagna friulana ; ma se ne possono, subito, ricercare le cause, prima in un più intenso e più stabile assorbimento della manodopera agricola ed artigiana da parte della collina e della pianura, durante la lunga pace dal 1866 alla grande guerra europea, poi nelV emigrazione all' estero, quando l'assorbimento interno è cominciato a venir meno per V avvenuta saturazione, ed infine nelle vicende dell' ultima guerra e dell' invasione del 1917. È di oggi, si può dire, per l'Italia il problema della colonizzazione e delle migrazioni interne, connesso con il problema delle bonifiche e con quello dello spopolamento della montagna. Ora, sotto questo punto di vista intanto, il presente volume del dottor Paolo Fortunati offre particolare interesse di attualità, in quanto può intendersi quale contributo alle ricerche del genere, se è vero che non si possa prescindere dall' analisi quantitativa, attraverso il tempo, delle manifestazioni demografiche di una popolazione, per addivenire a quei provvedimenti di carattere politico, economico e sociale