— 22 — Delimitazione della superficie geografica. 9. — Già nella rassegna delle fonti sono impostati i termini, di cui ci siamo valsi per la delimitazione della superficie geografica. Qui aggiungiamo alcune altre notizie, che serviranno ad illustrare i criteri seguiti. Nella carta della Patria del Friuli al cadere della Repubblica Veneta, pili volte citata, sono tracciati i confini di tutte le giurisdizioni allora esistenti in seno alla Patria. D’altra parte, l’esame dei testi storici i1) ci ha confermato che dopo il 1548 i limiti territoriali delle giurisdizioni hanno subito variazioni pressocchè insignificanti. Una volta, quindi, fissate le località, di cui presumibilmente le fonti riferivano la popolazione, la rispettiva estensione territoriale è stata valutata in base ai confini segnati nella suddetta carta. Per le fonti relative al periodo 1755-1802, prima di risalire alla superficie geografica da esse considerata, abbiamo ritenuto opportuno eliminare dai rispettivi dati globali la popolazione del Cadore, ed aggiungere, invece, quella di Oividale e Pordenone. A parte, infatti, che il Cadore ha scarsi legami con la regione friulana, è quasi impossibile precisare oggi i territori cadorini, che sotto la Serenissima avevano un qualche vincolo amministrativo con la Patria del Friuli (2). Il calcolo (Tav. n. 7) ha eliminato così ogni divergenza nelle fonti in questione. (1) Cfr. relazioni luogotenenti veneti già citate, e inoltre quelle ilei luogotenenti G. Civran (1626), B. Corner (1702), A. da Mula (1751), N. Contarmi (1764), G. Corner (1765), A. Zustinian (1787), P. Canal (1795). Cfr. anche: P. Antonini, Del Friuli, Venezia, Naratovich, 1873; P. Antonini, Il Friuli orientale, Milano, Vallardi, 1865 ; F. di Manzano, Annali (le! Frinii. Udine, Trombetti-Murero, poi Seitz, 1858-68; G. G. Li-huti, Notizie delle cose del Friuli scritte secondo i tempi, Udine, Gallici, 1776. (2) Per la correzione dei dati originali abbiamo supposto, in via di approssimazione, nella popolazione del Cadore e in quella di Cividale e Pordenone, una consistenza nel 1755 pressocchè identica a quella risultante nel 1765 dal prospetto cit. deH’Accademia agraria. Per il 1780 e per il 1802 ci siamo serviti dei dati del Cec-chetti ; per il 1789 e per il 1795 abbiamo accolto la valutazione della popolazione cadorina esposta nel lavoro del Ciani (V. Ciani, Storia del popolo cadori.no, Padova, Scicca, 1856 e Ceneda, Longo, 1862), secondo cui il numero degli abitanti del Cadore in quell’ epoca si aggira intorno ai 22 mila.