— 9 — ed amministrativamente è più esatto intendere per Patria la parte del Friuli soggetta al Luogotenente e rappresentata in Parlamento (*). Il fatto, però, che, come afferma il Leicht, attraverso il tempo gli storici e gli uomini politici hanno diversamente inteso il concetto geografico della Patria del Friuli, porta ad una evidente incomparabilità dei dati statistici riprodotti dalle varie fonti, se 11011 si risolve, in via preliminare, il problema della estensione territoriale, cui i dati stessi si riferiscono. Da notarsi, poi, che l’incertezza dei limiti geografici persiste anche sotto il 1° dominio austriaco. Conquistato, infatti, senza colpo ferire, il Friuli con la pace di Campot'ormido, l’Austria mantiene sul territorio, che si chiama ancora Patria del Friuli, la formazione amministrativa instaurata dalla Repubblica Veneta. Si aggiungono, in vero, solo i territori di Belgrado, Castelnuovo e Latisana. Strano ordinamento amministrativo questo, che tiene separati territori finitimi, pur in possesso dell’Austria, e che può spiegarsi solo con motivi di natura essenzialmente politica. Nella rassegna delle fonti e nella delimitazione della superficie territoriale sono ampiamente svolti i criteri da noi seguiti, per eliminare 1"incomparabilità dei dati statistici, e per ricostruire, quindi, la consistenza della popolazione su un analogo territorio nel corso del tempo. le oasi austriache di Gradiscutta, Goricizza, Virco, Precenicco, Sivigliano, Rivarotta, Campomolle, Castel Porpetto, e di tutta la riva destra dell’Isonzo. Ma in tutti i territori il sistema feudale era talmente abbarbicato che Ser Francesco Sanudo (Descrizione della Patria del Friuli fatta V anno 1-502. Venezia, Na-ratovich, 1853) commenta : « tante et diverse giurisdizioni sono la causa di tutti li mali et errori di quella Patria». Se si aggiunge la riforma del 1581, con cui si istituisce il corpo della Contadinanza, con la divisione in otto quartieri, investito di funzioni statali, e per cui la Patria non è più lo Stato ma una frazione di esso ; se si pensa che gli otto quartieri non comprendevano tutto il territorio dipendente dal luogotenente, per esenzione di terre e contadi, per antichi privilegi, come Moggio, Venzone, S. Vito e S. Daniele stessi, quando nel 1581, soppresso il Patriarcato, passano sotto Venezia ; se si considera, infine, che non sempre giurisdizione implica ed importa rappresentanza e voto in Parlamento, mentre si ha a larghe linee il quadro dell’ amministrazione Veneta, balzano evidenti le difficoltà, che si provano, quando si vogliono fissare concretamente dei limiti geografici. (1) Del resto, già il conte Girolamo di Porcia nella sua Descrizione del Friuli fatta nel secolo XVI, (Udine, Tipografia del Patronato, 1897), riporta i dati della popolazione, seguendo le voci del Parlamento.