- 97 - Per il periodo, invece, 1901-11, che risulta come un periodo di largo sbocco verso i paesi transoceanici, la lacuna, secondo quest’ultimo calcolo, si presenta del tutto irrisoria. A nostro avviso, a prescindere dal fatto che nel censimento del 1911 possono essere stati computati come assenti temporanei molti individui, che, in effetto, contrariamente alle aspettative, non hanno più fatto ritorno alle loro case, la ragione del contrasto risiede nella composizione della massa emigrante. E ci spieghiamo. E’ certo che dal 1901 al 1911, in confronto degli anni precedenti e susseguenti, si emigra di meno. A questo rallentamento del l’emigrazione corrisponde, come abbiamo detto, un aumento delle proporzioni dell’emigrazione transoceanica. Orbene, negli anni 1901-11 l’emigrazione non avviene più, prevalentemente, a individui isolati, ma incomincia a verificarsi con una certa frequenza lo spostamento di intere famiglie. . Nel censimento del 1911 risultano rilevate come assenti temporanee più di 3.000 famiglie : cifra questa di gran lunga superiore a quelle che vengono registrate dagli altri censimenti. L’emigrazione transoceanica di intere famiglie, data la relativa esiguità numerica dell’emigrazione totale, pone in maggior risalto lo sbocco oltre oceano, mentre in realtà le perdite scemano d’importanza. E’ facile, infatti, rendersi conto che, se dal punto di vista economico immediato l’esodo di intere famiglie riesce dannoso, d’altra parte lo spostamento di singoli gruppi famigliali, agli effetti demografici, è talora da preferirsi all’allontanamento di una massa di individui in età feconda, distribuiti sulla totalità delle famiglie. La semplice osservazione, del resto, del forte incremento demografico, verificatosi proprio negli anni 1901-11, convalida il nostro asserto. Fortunati - Quattro alcoli di vita del popolo friulano. 7