-108 — T T Variando i valori dei rapporti * ; - p8 , ciò starebbe ad -M 2 indicare un’alterazione nella composizione delle donne coniugate in età feconda. La misura delle ripercussioni di tale alterazione sul ritmo delle nascite è data, qualora si voglia, per esempio, esamina«! la situazione dell’anno X + n in confronto Tx p della situazione dell’anno X, dal rapporto : 1 . Basterà così 2 P* moltiplicare —~ per detto rapporto, per ottenere, per l’anno 2 X + n, un quoziente « corretto » di natalità, un quoziente, cioè, il quale esprime l’intensità delle nascite legittime, che in effetto si sarebbero verificate nell’anno X + n, qualora in questo anno la composizione delle donne coniugate in età feconda fosse risultata analoga a quella riscontrata nell’anno X. Ma, a noi sembra ehe la tecnica del calcolo, quale è stato sino qui esposto, non corrisponda perfettamente agli scopi. Le T T variazioni, infatti, dei rapporti--—1 , —■— , possono pur sempre ■M 2 essere determinate, anzi che, o oltre che, da alterazioni nella composizione delle donne coniugate in età feconda, da, o anche da, alterazioni quantitative avvenute all’infuori di detto nucleo femminile. Xel caso particolare, per esempio, della popolazione friulana, sta di fatto che di volta in volta l’emigrazione viene proprio a ridurre, in misura diversa, il contingente maschile e il contingente femminile, e, entro quest’ultimo, in misura diversa le nubili e le coniugate. Per questo, noi riteniamo che, dal punto di vista metodo-logico, sia piò rigoso impostare il calcolo come segue. T T Anziccliè attenersi ai rapporti — -p -, 2 , è piò esatto, se- -M 2 condo noi, istituire i rapporti v,1 , J , ottenendo, cioè, dei 0 n Un J\_ c quozienti specifici teorici. Il rapporto, poi, si moltiplichi 2