—.110 — pio di smentita al fenomeno pressocchè universale della decadenza delle nascite. Potrebbe obbiettarsi — è vero —: che la popolazione friulana, posta a diretto contatto con gli Slavi, ha modo, mediante incroci di rinnovarsi continuamente. Nel secondo capitolo del nostro lavoro noi abbiamo segnalato il caso specifico del distretto di confine di S. Pietro al Natiso-ne, il quale presenta, nel quadro della regione friulana, il minor aumento di popolazione. Qui aggiungiamo che i matrimoni misti fra le due popolazioni, friulana e slava, in Friuli sono numericamente irrilevanti. Una riserva, invece, che riteniamo possa essere formulata, è la seguente. E’ bensì vero, cioè, che nel 1921, supposta una composizione per età delle donne coniugate analoga a quella del 1871, si ha una più intensa attività procreativa delle donne coniugate in età feconda che nel 1871 stesso ; ma, per poter escludere in modo categorico l’intervento dei fattori sistematici, determinanti il declino delle nascite, bisognerebbe poter documentare che la diversa composizione per età delle donne coniugate è esclusivamente dovuta ad un fenomeno eccezionale e transitorio, quale è stato nel caso specifico la guerra. Una parola definitiva, quindi, non può esser detta che dopo un certo intervallo di tempo dalla fine della guerra stessa, quando, cioè, si potrà constatare se le forze di riproduzione insite nell’organismo demografico avranno saputo eliminare le ripercussioni dell’evento bellico. 54. — Nella tavola n. 55 sono riportati i quozienti di natalità Ni, Ni, N3, Ni, relativi al circondario di Tolmezzo, da noi assunto come campione rappresentativo della regione di montagna. Purtroppo, per il circondario di Tolmezzo, il calcolo degli Ni non è stato possibile spingere sino al 1925, non distinguendo le statistiche dell’emigrazione nel periodo 1921-25 le unità circondariali. Nel circondario di Tolmezzo i quozienti generici Ni, dal 1856 al 1921, tendono a rimanere pressocchè stazionari, con lieve accenno, anzi, aU'aumento. E’ possibile che la situazione del 1921, malgrado l’accorgimento adottato di porre a numeratole del rapporto la media dei nati in un triennio, risenta ancora della provvisoria ripresa di natalità, manifestatasi, come è noto, nei paesi belligeranti, negli anni immediatamente successivi alla fine dell’ultima guerra.