— 32 — S. Viario annota desolatamente : « non vi è villa che li doi terzi delle case di essa ed anco li tre quarti non siano rumate e disabitate, e poco meno della metà dei terreni di esse sono prestati, cosa veramente da compassione molto, poiché se di questo modo anderà declinando, come per necessità doverà essere, partendosi ogni giorno li abitanti di essa (come fanno), restano tutti quelli poveri sudditi e miserabili ». Ecco la verità : per ragioni economiche di lavoro ; per difficoltà di vita, dovute ad imposizioni tributarie, esosità feudali, scarsissima produzione agricola ; per sfuggire a duri obblighi militari, a migliaia le famiglie friulane passavano nei finitimi territori patriarcali e austriaci, d’onde poi ne ripartivano quando la situazione dei propri paesi si presentava meno aspra. Ma quando si dice territorio patriarcale e territorio austriaco, si dice pur sempre Friuli, si dice S. Vito, S. Daniele, Precenicco, Siviglia.no, Rivarotta, Campomolle, Gradiscutta, Go-ricizza, S. Giorgio di Nogaro, Castel Porpetto, il territorio viciniore di Palma: una zona, insomma, che rientra nei confini della provincia di Udine. Occorre, quindi, valutare l’intensità delle emigrazioni ed immigrazioni, perchè altrimenti nel ricostruire la popolazione della provincia di Udine la realtà viene alterata. Questa valutazione d’altra parte, in mancanza di elementi diretti, non può essere che approssimativa. Noi, pertanto, abbiamo interpolato una retta fra i dati del 1569 e 1581, da un lato, fra i dati del 15S7 e 1621, dall’altro, così da ottenere la popolazione presumibilmente esistente nel 1572 e nel 1599 sulla superficie di 6421 Km.q. 17. — Si tratta ora di dare una misura degli errori materiali di osservazione per i dati degli anni 1632 e 1642. Per questi, però, viene meno la possibilità di tentare una valutazione statistico-congetturale, quale, invece, è stata possibile, nei riguardi dei dati relativi agli anni 1572 e 1599, perchè mancano completamente elementi di riferimento immediatamente successivi al 1642. Il Muratori solo accenna ad una perdita di 30.000 veneti, causata dalla guerra di Gradisca. (1600-18). E dal 1599 al 1621, infatti, la popolazione presenta un lievissimo incremento. D’altra parte, è logico che la falcidia, provocata dalla guerra di Gradisca, si ripercuota, più profondamente negli anni successivi. attraverso un rallentamento delle nascite, che verrebbe a