— 184 — lana. La periodicità, che si riscontra in taluni aspetti demografici, può costituire una argomentazione congetturale di conferma della tesi, quando si pensi che in Friuli le invasioni si susseguono sino alla fine del secolo XV. D’altra parte, sulla scorta dei testi storici, e con riferimento alla struttura economica della regione friulana, si può asserire che il Friuli, sbocco aperto, costituisce unicamente il ponte di passaggio delle invasioni, o la meta di improvvise e temporanee razzie. I popoli invasori non si fermano nella « Piccolo Patria », ma, o vi penetrano per saccheggi e rapina e quindi si ritirano, oppure vi passano attraverso, incuranti delle zone paludose della pianura, ghiaiose e sterili della collina, fredde e, nevose della montagna friulana, attratti dal miraggio delle ubertose valli padane e, più in là, da quello fantastico di Roma. Nell’ultimo periodo storico le manifestazioni demografiche friulane appaiono decisamente influenzate da un nuovo fattore apparso nella vita del popolo friulano, vale a dire dall’emigrazione in massa per l’estero, la quale ha provocato un esaurimento dell’organismo demografico e tende a modificare le caratteristiche. Questo fenomeno si delinea netto in particolar modo nel nucleo montano della popolazione, dove compaiono progressivi, appariscenti sintomi di crisi. In corri spondenza all’alternarsi delle fasi di stasi e di incremento della popolazione, si nota un’osci Ila re della composizione per età della popolazione, della natalità, della produttività matrimoniale, della mascolinità dei sessi nelle nascite. Non risulta, che sulla proporzione dei sessi nelle nascite abbiano avuto particolare influenza le vicende dell’ultima guerra. La natimortalità appare in aumento, in connessione con l'aumento delle nascite illegittime. E’ pure in aumento la mascolinità dei sessi nelle morti, tanto da far intravvedere nella donna friulana. una vitalità pivi intensa di quella dell’uomo. Non sussiste alcuna correlazione fra natalità e mortalità infantile, nel senso di una. precedenza cronologica della diminuzione della mortalità infantile sulla diminuzione della natalità. Si nota una tendenza all’antecipazione delle nozze. 79. — Le prospettive per un prossimo avvenire della popolazione friulana consisterebbero nell’ammettere durante il secolo XX una fase di stasi dell’incremento demografico. Occorre avvertire, però, che le modificazioni apportate nell’organismo demografico dalle correnti emigratorie, manifestatesi nell’ulti-