— 10 — Canni economici. 5. — Il reggimento della signoria veneta nel Friuli, se ebbe il merito di impedire domini stranieri, d’altra parte non fu sempre savio. Esosità di imposizioni tributarie; sfacciata impunità di signorotti ; invasioni ; carestie ; pestilenze ; innondazioni ; nullità d’agricoltura, che incomincia ad assumere una qualche entità verso la metà del secolo diciasettesimo con l’introduzione del mais (prima i contadini si cibavano di «minuti», vale a dire di erbe comuni da campo), per affermarsi nella metà del ’700, mercè l’opera dell’Accademia Agraria e di A. Zanon; la incertezza continua dei confini, rendevano precarie le condizioni del popolo, provocando flussi di migrazioni interne. Il luogotenente Piero Sagredo (1621) afferma che tanta era la miseria in Monfalcone che i suoi abitanti si disfacevano delle case ; Domenico Ruzzini (1624) riferisce che Portogruaro è ridotta a totale esterminio e distruzione: Girolamo Venier (1039) parla desolatamente di carestie, febbri, malattie di bestiame, incursioni di lupi : prima ancora G. Mocenigo, S. Viario, T. Moresini asseriscono che gli uomini si imbestiano nelle bettole, mentre i lavori delle donne e dei bambini sono frustrati da disalveazioni di torrenti e fiumi. Gli annali di F. di Manzano (Annali del Friuli - Udine Troinbetti-Murero, poi Seitz, 1858-68, Voli. 7), in ispecie per il periodo che va dal 154S alla fine del XVII secolo, riproducono tutto un succedersi di calamità, che ci danno una idea di quella che doveva essere la vita nel Friuli, stretta fra le pastoie di un regime feudale, ed agitantesi su un territorio privo di traffico e commercio, incolto e sterile, teatro di guerra ed invasioni. Solo verso la seconda metà del secolo XVIII, che rappre senta, un periodo di pace e serenità, si raggiunge un certo grado di prosperità e di incremento nel traffico, nella produzione agricola, nei mezzi di comunicazione, nella coltura dei campi, nel dissodamento del terreno, nelle opere di difesa dai fiumi e dai torrenti. La calata, però, degli eserciti francese ed austriaco, che ancora, una volta fanno della Patria del Friuli un campo di battaglia; arresta il progresso economico.