— 120 — Le variazioni del numero medio dei nati da parti multipli (Tav. n. 64) non appaiono vincolate a quelle della frequenza dei parti multipli stessi. E’ interessante, invece, lo studio della omogenia gemellalo. 1 risultati dei calcoli da noi compiuti (Tav. n. f»6) concordano con quelli riferiti dallo Zingali per la popolazione del Regno (l). L’omogenia gemellare femminile risulta, cioè, più alta, in genere, di quella maschile, e l’omogenia gemellare, in media, aumenta con l’aumento del grado dei parti. Le differenze, che si riscontrano fra il Regno e la provincia, mostrano nel Regno una omogenia maschile più accentuata e una omogenia femminile più bassa. Torna quasi superfluo avvertire che nel totale dei parti multipli l’eccedenza dei maschi si mantiene pressocchè allo stesso livello di quella risultante nel totale dei parti (nati vivi e nati morti), con lievi scarti, senza dubbio dovuti all’influenza del caso (Tav. n. 67). (1) Cfr. G. Zincali, Demografia, etc. già cit.