— 113 — Sta di fatto, poi, che la stasi demografica del secolo XVIII è perfettamente individuata dall’altezza eccezionale del rapporto. Ili0 - Le oscillazioni continue del rapporto fanno intravvede-re che attraverso il tempo va continuamente spostandosi l’equilibrio fra corrente d’entrata e corrente d’uscita della popolazione, si che in definitiva la mortalità non presenterebbe variazioni identiche, in segno e in valore, a quelle della natalità. E’ lecito anche pensare, pertanto, che attraverso il tempo la natalità sia soggetta a successive tendenze al declino e all’aumento. IV0 - 1 dati elaborati per il circondario di Tolmezzo non risalgono oltre la metà del secolo XIX. E' significativo che sino al 1892 il valore del rapporto sia più elevato nella provincia che nel circondario, e che, invece, nell’ultimo quindicennio la situazione sia capovolta. D’altro canto, il rapporto presenta maggiori oscillazioni nella zona montana che nella provincia. Si sarebbe, quindi, indotti a ritrovare nel circondàrio di Tolmezzo un altro sintomo, che delineerebbe 1’ evoluzione demografica subita dalla montagna nell’ultimo suo cinquantennio di vita. 56. — Nei riguardi della natimortalità il materiale raccolto non consente conclusioni assolutamente precise. Le elaborazioni trascritte nella tavola n. 58 risentono senza dubbio della diversa concezione del nato morto, nell’ordinamento statistico austriaco e in quello italiano. Le fonti ufficiali austriache non offrono, in proposito, precisi chiarimenti. Certo è che nella già citata opera del Pelizzo, da cui sono stati desunti i dati relativi agli anni 1827-36, i nati morti figurano classificati e compresi fra i morti, come categoria a sè stante. E’, quindi, da presumersi che sotto l’Austria venisse qualificato come nato morto soltanto l’espulso dal grembo materno, non solo assolutamente privo di vita, ma anche prima di un pre- ha ancora provveduto a pubblicare i dati integrali del movimento dello Stato Civile della provincia di Udine negli anni 1917 e 1918. Tale lacuna ci ha costretto a non tener conto, in questa e nelle elaborazioni che seguono, dei dati parziali comparsi nei volumi del movimento dello Stato Civile relativi agli anni 1917 e 1918, così che è venuta meno la possibilità di controllare appieno alcuni interessanti aspetti delle ripercussioni belliche sulla compagine demografica. Fortunati - Quattro secoli d* vita del popolo friulano. 8