402 1’ allro di dimostrare la buona armonia clic corre tra ¡1 potere legislatore c l’esecutore nel fatto di questa legge, intorno alla quale sorsero alcuni rumori sinistri. Dico, alcuni romori sinistri, i quali potrebbero Ini- dubitare che la potestà esecutrice non fosse interamente d’accordo colla legislatrice nelle massime che dettarono questa legge. Se la potcstei esecutrice avesse avuto ragioni da addurre, oltre a quelle che abbiam# sentile nella Commissione, allora le avrebbe chiaramente esposte in codesta Assemblea con quella franchezza clic si conviene alla gravità del-I’ argomento e all’ indole di uomini liberali. Ma poiché all’ Assemblea dal Governo obbiezioni non furono mosse, vuol dire, e chiaramente vuol dire, clic il potere esecutore col legislatore acconsente. Codesto è bene non solamente sapere, ma diffonderlo per tulio il popolo, acciocché sia tolta la obbiezioue di taluni che dicono: » ¡Noi non ci vogliamo inscrivere perchè il Governo non ha soggiunta alcuna parola in comento al decreto che promulgò l’Assemblea. » Certamente il Governo farebbe bene ad aggiungere qualche parola in ¡stampa, oltre a quelle clic scrisse quasi privatamente al comandante la Civica mandando il decreto. E lo farà certamente, perchè, siccome l’Assemblea ha dimostrato in ogni occorrenza verso il Governo rispetto e liducia, così gli è deguo che il Governo in ogni tempo mostri verso l’Assemblea e fiducia e rispetto. La concordia in questo momento è più che mai necessaria: c poiché in questa occasione la si può dimostrare, io l’accolgo come una liula fortuna. Io non credo che in tulio il paese il Governo abbia amici più sinceri e leali di quelli clic ha in quest’Assemblea ; più sinceri e leali di coloro stessi, che qualche volla paiono oppositori suoi. Ma distìnguere I veri amici dai falsi, in ciò consiste c il senno polìtico e la dignità della \ ila. Il presidente : Il rappresentante Tommaseo chiede elio uno dei sc-grelarii faccia lettura della lettera, che si riferisce alle notizie da lui date. Si legge la lettera. Il rappresentante Varò: Nella mia qualità dì membro della Commissione la quale ha proposto la legge che voi, cìtladiui rappresentanti, avete approvata, dirò una sola parola sopra la domanda di quei bersaglieri. Dirò che nel decreto, che istituisce quella compagnia, è detto che questa compagnia è obbligata, oltreché al servizio della cillà, a concorrere alla difesa dei forti ogni volta che viene chiamata. Siccome la mobilizzazione non ha altra destinazione che la difesa dei forti, perchè non si è mai parlato di mandare in campagna la Guardia cìvica, io persìsto a credere, come ha creduto la Commissione, come ha creduto l'Assemblea, che la compagnia dei bersaglieri fosse già prima mobilizzata. Ma insisterò, tanto per questo, quanto per gli altri dubbi accennali poco fa dal collega Tommaseo, che, se l’Assemblea sì mettesse a dilucidare articolo per articolo tutti quelli che compongono la legge dì mobilizzazione, e lo facesse dì mano in mano che i dubbi vengono proposti, questa legge non sarebbe certamente eseguita colla celerilà colla