354 nuditi il principio della sovranità del popolo. (J sinistra: ¡lenissimo! Lenissimo ! ) ISou è uopo d’equivoci: comprendo benissimo che possiate fare all’Assemblea una risposta avviluppata nell’indeterminato, che possiate venir a dire: « M’inchino dinanzi al suffragio universale ; accetto la legge delle maggioranze; siedo appunto per questo nell’Assemblea. M’inchino dinanzi all’Assemblea sovrana; considero il principio ilei suffragio universale come acquistato nelle società regolari. » Non domando se Faccettate come un fatto. 10 pure, se vivessi sotto una monarchia, m‘inchinerei dinanzi la legge; non cospirerei, ma conserverei nel fondo del cuore la fede nel principio della sovranità del popolo; e, se ciò non fosse vietato, se la stampa fosse libera, se libera fosse la parola, rispettando la legge, manifesterò il mio pensiero. So bene che voi non cospirate contro la legge; ma voglio sapere, non già per sentimento di curiosità, si, Io ripeto, perchè ciò importa al mondo cattolico, voglio sapere se voi accettate, non in fatto, ma in diritto, il principio della sovranità nazionale. (A sinistra: acuissimo!) Voglio sapere se voi la considerate come una conquista legittima, imprescrittibile. Voglio sapere .... 11 sig. di Montalembert: Il Regolamento vieta le inlerpellazioni d’un membro ad un altro. 11 sig. di Montalembert non è all’ ordine del giorno. (/inmori a sinistra; segni numerosi d’assenso a destra.) Il sig. Arnuud (deliAriège) : Voglio sapere se portate scritto sulla vostra bandiera, che lunga pezza ho seguita, cattolicismo, sovranità, libertà del popolo; oppure queste parole: cattolicismo, assolutismo, compressione. (// sinistra: Benissimo!) Vi sono alcuni, i quali non vogliono, i quali non consentono, conte il sig. di Montalembert, di spingere lino agli estremi le dottrine del loro maestro, le dottrine del sig. De Maistre. Vi son altri, i quali non vorrebbero bandire da questa ringhiera eh’essi considerano il dogma della sovranità nazionale, come un’eresia; essi cercarono d’accettarlo, fecero sforzi sinceri per sottomettersi ad esso. Parlo di coloro che suggerirono la spedizione di Roma, di coloro clic hanno accettato questa formidabile missione; benché uomo del domani, non lo loro rimproccio di dirigere i destini della repubblica, ili porla su basi solide, lo domando loro di raccogliersi, di rientrare in sè stessi, di domandarsi se non trovassero in qualche piega della loro coscienza un ricordo delle loro antiche opinioni ; se essi pure che hanno diretto questa spedizione contro la repubblica romana, che si son posti sotto a’piedi il principio della sovranità nazionale d’un popolo, domanderò loro se nel fondo del cuore essi pure non credano a tale sovranità-Ecco ciò che vorrei domandar loro. Ebbene, o siguori, io che sono in pari tempo partigiano del principio della sovranità nazionale e cattolica, sono convinto che il cattolicismo non ha bisogno della violazione di nessun diritto; sono convinto che sia nel passato, sia nel presente, sia nell’avvenire il cattolicismo si