72 mentala l’esportatone, più facilmente si sarebbero iutrodotti altri generi. Molli invece »olevano che questa esportazione fosse assolutamente proibita, per paura che i generi alla fine mancassero. Di maniera che In Commissione annonaria ilo»e»a continuamente lottare colle opposte rsigenze di quelli che volevano l’esportazione, e di quelli che volevano impedirla o ridurla a minime proporzioni. Però, a queste difficoltà si aggiungeva un’altra assai più grave, quella della carta mouetala. Voi sn|x-te che dal mestt di ottobre abbiamo comincialo a non aver in circolazione se non se carta monetata. Ben presto cominciò il disaggio sulla caria ; il disaggio necessariamente fece sparire dal commercio lutto il denaro effettivo, e portò un inevitabile incarintcnlo di tutti i generi. La difficoltà di trovare denaro effettivo e di fare commercio all’estero mediante cambiali, produsse iu conseguenza, e produce un blocco che dirti arlifiziale, e eh’è irremediabile, perchè prodotto dalla carta monetata. Perciò abbiamo tentato più volte di porvi riparo, e si potrebbe raccogliere un volume delle note scritte dal Governo di Venezia a tutti i Governi italiani, per ottenere che la nostra carta avesse in qualche modo circolazione anche fuori; ma iu nessun luogo questo ci è riuscito. Interrogale tutti quelli che sono negli affari, ed essi vi diranno quanto ostacolo abbia recato all’approvvigionamento la carta monetata e la difficoltà di trovare cambiali per l’estero. Un altro imbarazzo grave r particolare di Venezia era il difetto di mulini. Fu detto della Commissione che abbia ritardato a porvi riparo, e sopra di ciò la Commissione centrale presentò una memoria, in cui si giustilica. Ad ogni modo, costò grnude fatica il rimediare a (presto inconveniente, a cui fu a quest’ ora, per «pianto era possibile, già riparato. Cu'altra difficoltà gravissima, contro la quale abbiamo lottato, fu il cambiamento imprevisto delle circostanze , in conseguenza degli avvenimenti politici, itt quanto che nessuno avrebbe potuto immaginarsi che gii avvenimenti prendessero quella piega ; nessuno avrebbe creduto iu marzo, quando abbiamo salutato con tanta gioia il grido di guerra, che .......se avessero dovuto finire cosi. Ognuno avrebbe potuto pensare che, dal lato di terra, la guerra potesse esser incerta; ma che, dallato di mare, la flotta sarda da un momento all’altro scomparisse, e l’austriaca, lungi dal rimanere appiattata in l’ola, ci facesse un blocco cosi rigoroso, nessuno certamente lo avrebbe preveduto, lo non dico che questo fosse slato impossibile, tanto è vero che è avvenuto; ma dico che era improbabile, ed i governi devono regolare la loro condotta più sulla probabilità degli avvenimenti che sulla semplice loro possibilità. Non ostatile, per facilitare in qualche modo la importazione, ad ou-ta delle difficoltà della carta monetata, il Governo e la Commissione annonaria avevano pur latto qualche cosa. Imperocché il Governo aveva cominciato intanto dal fare un appello alla carità patria dei cittadini, perche cambiassero la carta in denaro. A questo appello risposero con molta generosità, perchè oltre 600,000 lire furono raccolte, mediante il solo compenso del 5 per 100, a cui alcuni anche riuuoziarono. A questa somma, il Governo aggiunse presso a poco altrettanto,