30 G io che della lode allrui vo più Iielo clic della mia. E lascio a voi giù. diurne s' io semini odio perdi’altri mieta pericolo. Accusino la incute; nel sacrario delle intenzioni non entrino. Nessun uomo al mondo lia diri Ito d’ assalire le mie. So clic Venezia le conosce, e nella coscienza pubblica si riposa la mia coscienza. (Applausi.) Il presidente : Ora invilo il rappresentante Priuli a leggere in nome proprio e degli altri due commissari! Treves c Rigaglia , il rapporto sulle misure prese per dare alloggio e lavoro ai cittadini , che in forza degli ultimi attacchi nemici passarono d1 una in 1’ altra parte della citta. Il rappresentante Priuli (legge): Cittadini rappresentanti! Il rapporto di cui la Commissione m’incarica di farvi lettura nitro non è che un giusto elogio ed un allo di bene meritale grazie ai cittadini amministratori cd ai cittadini amministrali. 11 Municipio . al quale ci siamo dapprima rivolti per prendere conoscenza di quanto avesse operalo al santo scopo di soccorrere migliaia di famiglie e qualche pio istituto, aU’improv\ iso esulanti per la citta , ci convinse con quanta alacrità , con quanta premura , con quanta sollecitudine si fosse egli adoperalo. Ci confortò dal Municipio stesso conoscere in quale modo solerle , non solo il Governo , ma tulli gli l'Hi-eii pubblici militari e civili, che troppo lungo sarebbe l’annoverare, abbiano gareggialo col più animalo interesse. Persuasa la Commissione che sempre, ma particolarmente nello maggiori stringenze , è dovere di buon cittadino accogliere qualunque consiglio , qualunque suggerimento , abbiamo interpellato il Municipio sowa alcune ricerche che un onorevole rappresentante ci aveva fatte passare. Ebbe la Commissione il conforto che in parte erano state già prevenute e soddisfatte, ed in parie il Municipio, accogliendole con grato animo , le pose subilo in alto ; di che crediamo obbligo nostro farne pubblica testimonianza. L’annoverare in qual modo, con una rapidità quasi magica, siansi dischiusi ad aceoglimento degli esuli cittadini pubblici stabilimenti, chiese da molto tempo non destinate al culto , magazzini erariali e privati, caso non affiliale , botteghe vuote , è cosa più facile a dirsi che a concepirsi. E ad onore del vero dobbiamo aggiungere che , per quanto ci è noto, quella parte di città, che la sventura chiamava a farsi ospite dell’ altra girovagante, gareggiò nello schiudere le proprie soglie agli esulanti cittadini. Nè tardò a dischiuderli anche quella porzione da cui ci divide breve tratto di laguua , mentre , per informazione del collega nostro Lorenzo Baroni, più di 400 famiglie vennero accolte in brevi ore nell’ isola della Giudecca ; esempli parlanti cd atti luminosi di quella fratellanza , che fu il primo grido d’ Italia ed a cui questa Venezia ha cosi eminentemente risposto ! . . . . L’ apparire del morbo , che per la seconda volta minaccia ruotare la falce di morie temprata nelle asiatiche lande, ci spinse a visitare i principali ricoveri all’esule cittadino'dischiusi, affine di riconoscere che dalla troppo fitta unione di molti individui non n’emergesse l’ultima