4G4 semblea francese, qual partilo volete prendere ? Non ne ho che du§} o abdicare compiutamente, dichiarare che quanto si fece non fu eh« pura ipocrisia, che si parlò della sovranità nazionale per irriderla, della liberti» romana per rinnegarla, della indipendenza italiana per ucciderla, delle istituzioni liberali per disertarle ; oppure sarà necessario di dire un giorno al Papa: Siamo nella vostra capitale, vi abbiamo ricondotto l’ordine e la libertà, conviene ora che per parte vostra accettiate le coudizioni cho vi porgiamo; e se voi non le accettate, poiché vi ha sempre quest’ ultimo casus belli in tutte le pratiche anche le più pacifiche, v’è chiusa la porta della vostra metropoli. Ecco, o signori, l'ultima espressione del discorso del sig. ministro degli affari esterni. E quanto a me, dico, che se volete, che la risoluzione del gabinetto francese sia conforme a tutte le sue precedenti, se volete rispetto alla diplomazia dell’Europa, che non abbiam la sembianza di schernire affatto le popolazioni italiane, il nostro onore c’ impone di consultare il lor voto. Si ripetè a sazietà, si disse che si voleva adoperare secondo il voto delle popolazioni italiane. Ebbene ha un mezzo semplicissimo di farlo. Non direte che le popolazioni italiane sieno sotto il giogo di venturieri, non direte che soggiacciano all’ influenza diversa di quella della Francia. Ebbene! oggi stesso, sotto la stretta delle baionette francesi, accet-tiam la sperienza: se siete di buona fede in questo vi giudicherà il paese. Aprite i comizii italiani, consultate le popolazioni. Dicano se vogliono o no il governo clericale, ma sien consultate. Non conosco l’avvenire; ma dichiaro che, qualsia l’esito, mi sottometterò; e benché tale spedizione sia stata accompagnata da deplorabili errori, e potrei adoperare parole più severe, se il voto generale è consultato, mi ci acconcerò. Ma se il volo nazionale dichiara che il governo papale compiè la sua giornata ; che tutti gli abusi del potere sacerdotale non possono essere restituiti in questa misera Italia, abbiate almeno il coraggio della vostra onestà. Seguite attenti gli esempi della nostra famiglia; ricordatevi, che nel 1809 l’imperator Napoleone, di cui citate qualche volta le azioni, e convicn seguirle quand’elle sono gloriose e nazionali .... A sùiistra : Benissimo ! Il sig. Jules Favre : Ricordatevi che l’imperator Napoleone incontrò pure la resistenza del Papa, e che in un bando ch’ho qui, ei dichiarava che la potenza temporale del Papa era incompatibile con una buona e sana amministrazione, e ch'ella doveva cessare; e alla parola dell’imperatore, qual’altra convien contrapporre? Quella di suo nipote, il presidente attuale della repubblica francese, il quale nel 1831 scriveva a Gregorio XVI, che le popolazioni stanche del giogo clericale volevano difli-nitivamente scuoterlo; che la luce della civiltà aveva risplenduto, le tenebre erano dissipate, ed ei supplicava il santo Padre di rinunziare al potere temporale. E voi, voi siete andati in Italia per raccogliere il voto delle popolazioni romane e probabilmente per rispondervi ed eseguirlo, e se tal volo è qual Io suppongo, non temete nulla, ripeto, nò dall'Austria, ne