345 di giorno e di notte a prestarvi le prime cure, finché ricorriate al rostro medico ordinario, quando non preteriste di farvi trasportare in uno degli ospitali. Oltre quello dei Ss. Giovanni e Paolo, uno ne fu aperto a San Biagio nel Sestiere di Castello, ed uno ira breve se ne aprirà nell' ex Convento dei Gesuiti, c uno nell’isola della Giudecca. Gli spedali stessi militari non sono chiusi ai cittadini infermi che avessero urgente bisogno di soccorso. La Commissione sanitaria, afflitta di vedervi aggravati dalla calamità di questo morbo, si adopera, nella strettezza dei mezzi che le concedono le speciali condizioni di questa città, per alleviare quanto sa e può la pubblica sventura. La pulitezza delle strade e delle case influisce grandemente a ritardare il progredimento dei principii morbiferi. La Commissione però vede con suo grave rammarico le strade più che all’ordinario ingombre di sozzure, e invocò nei giorni scorsi a questo scopo la vigilanza del benemerito nostro Municipio. Esso certamente non trascurerà qualsiasi diligenza per corrispondere ni desiderio di questa Commissione; ma l’opera sua, distratta da tanti moltiplici e pressanti argomenti di pubblica utilità, abbisogna, o cittadini, del vostro concorso. Voi dovete, non solo con estraordinaria accuratezza tener pulite le vostre stanze, le vostre scale, i vostri cortili, ma ancora le parti di strada che confinano con le vostre abitazioni, e, dovo sentite puzzolente esalazioni, versate dell’acqua con cloruro di calce nelle proporzioni di un cucchiaio di questo in un bicchiere di quella. Cittadini, queste piccole precauzioni possono grandemente influire sulla salute di voi e delle vostre famiglie. Non vi lasciate illudere da errori o da pregiudizii, non ascoltate i fanatici e gl’ignoranti. Non vi dovete purgare nè cavar sangue senza il consiglio del medico, non dovete trascurare i primi segni della malattia. Una diarrea che, curata subito, facilmente guarisce, può precipitarvi in un grave morbo se non ne prendete pensiero. Curatela egualmente anco se non soffrite dolori, perchè auco senza dolori essa può trasformarsi in perniciosa infermità. — Otto o nove goccie di laudano in un cucchiaio d'acqua e senapismi al ventre possono ancho usarsi innanzi che venga il medico; ma sopra tutto ponetevi in letto e cercate con fregagioni, colle coperte o con mezzi che riscaldano la pelle, di promuovere la traspirazione. La forza dello spirito rinfranca grandemente il corpo contro gli attacchi del eholera. Non vi lasciate sopraffare da soverchio timore. Gli animosi assai di rado furono vittima di questa malattia. Avvicinatevi con coraggio ad assistere i vostri fratelli ammalati, evitate le numerose adunanze, difendetevi accuratamente colle vesti e colle coperture del letto dalle impressioni atmosferiche, moltiplicate i lavacri alle vostre case e le aspersioni col cloruro di calce; nutritevi il meglio che potete, evitando le fruita immature e specialmente cocomeri e melloni, preferendo, se siete costretti di usare vegetabili, le patate di buona qualità; ed assicuratevi che chi non trascura i primi incomodi assai difficilmente incontra <1 pernicioso morbo. il Presidente CALUCf.