323 Il Generale in capo non mai venne meno nel desiderare e promuovere a fronte delle maggiori difficoltà l’esaurimento del mandato della Guardia civica che ha l’onore di comandare. Se volonterosa la vide accorrere alla chiamala nel bisoguo, ora chiede ad essa, e ad ogni cittadino specialmente, che per la legge deve costituirla, non solamente la morale coopcrazione, ma la personale prestazione efficace. Adesso è più che mai il momento in cui ogni cittadino deve mostrarsi compreso dell’altezza del mandato che alla Guardia civica è affidato, e su cui specialmente riposano 1’ onore e la salvezza di Venezia. Dal pronto concorso di tutti gli appartenenti alla Guardia civica avrà prova il Comandante che sotto i suoi ordini vi sono veri e leali cittadini, e che può egli nell’interesse della Pairia e nel decoro suo proprio restare all’onorato Comando. Cittadini, siamo uniti e pronti alla chiamata del dovere, e saranno garantiti l’onore e la salvezza di Venezia. Il gcn. in capo G. MAltSICIl, C. A. 8 Agosto. N. 658o-j3Go. GOVERNO PROVVISORIO LA MUNIGIPALITA’ DI VENEZIA Avvisa Che nel mese di luglio p. p., il quoto spellante al Comune sui tabacchi lavorati e sali ad essa dal Governo ceduti, ascese a correnti L. 99237:07, e che questa somma va ad essere versata alla Reggenza della Banca nazionale perchè ne segua pubblicamente l’ammortizzazione colle pratiche di metodo. Il podestà GIO. CORRER. L’assess. Dataico Medisi. Il serjr. A. Liciki. ■■ T3«g)C=»-- 8 Dello. POPOLO! A Venezia non si semina, epperciò non si raccoglie ne pane, nè v*no. Un granaio, più granai, per quanto siano carichi, si vuotano, se cavandone continuamente, non ri si rimetta mai grano. Vuoi tu resistere? Provvedi in tempo, e resisterai. Vuoi cedere? Seguila a startene rinchiu-