330 nostri cari concittadini gli esposti infelici nostri fratelli sono ora collocati in salvo dai nemici projettili, e tanti soccorsi furono lor prodigali. A breccia non si prende Venezia; sulle paludi non si erigono paralelle; sulle acque non si muovono a furia le schiere assaltatici, e voi gene-rosi militi dalle nostre barricate saprete nuovamente difenderci. E dov’ù I’ estremo caso per proporci la turpe, infame, esecrata parola di copi lo. Iasione ? Mangiamo noi forse gli animali più immondi, gl’insetti più stomacosi? Facciamo noi forse bollire il cuoio, come lù latto a Numanzia e Sagunto, memorabili nei secoli antichi, come a Genova, a Messohmgi, celebri nei tempi moderni? Non abbiamo noi pesci in laguna, erbaggi e fruita sul litorale? Infine non abbiamo voi magnanimi nostri difensori, che per tante vie potete procurarci novella nutrizione? E qual è questo caso estremo propostoci per capitolare, e propostoci, non da chi mangia nero pane, ma da chi inghiotle ancora cibi squisiti e peregrine bevande? Oli viltà di questi iniqui traditori ! Oh troismo sublime del Popolo Veneziano ! di qualunque popolo del mondo più grande c più generoso ! Anche i prodi fratelli del mare sapranno presto imitare il formidabile vostro valore. Quale nobile gara, quale santa emulazione fra quelli e voi ora si accende! Se ritardarono essi ura vitale sortita, fu per non avventurare le nostre sorti, fu per rendere le loro prore (contemplando l’esito felice d’un decisivo cimento) più robuste e più sicure della vittoria. I Veneziani furono sempre i celebrali eroi del mare, e lo saranno più ancora nel tremendo momento che decide della nostra esistenza. Colla terrestre c marittima forza voi tutti farete largo sul continente e sull’onde, inseguirete, struggerete l’atroce nemico, ci porgerete il pane, che noi baderemo tolto dalle vostre mani insanguinate, e noi sensibili al pietoso beneficio vi daremo pacifico e grato esempio di pazienza, di rassegnazione, di eroica resistenza, c con tali virtù sacrosante noi vinceremo. GIOVANNI TOPPANI. 10 Agosto. GOlfEMO PROVVISORIO DI VENEZIA. COMMISSIONE MILITARE DI GUERRA E MARINA Bulktlino della Marina di guerra. Ieri da'la nostra Divisione navale venne preso un trabaccolo carico ili vino, che, dall’ ispezione delle sue carte, risultava diretto per la squadra nemica. 11 nemico sfugge dai nostri, ed ora si è perdio di vista. I nostri legni incrociano a 14 miglia dalla cista. Per la Commisi, militare, F. BALDI5SER0TT0. PER INCARICO DELLA COMMISSIONE MILITARE Il Segret. gen. L. SE1SMIT-DODA.