50 la farina c distribuirla ai bottegai in proporzioni da esse determinate. Questa misura può tornar utile in quanto che, vedendo quei cittadini più dappresso l’andamento della vendila, è loro più facile regolare equamente il comparto del genere; ma, adottatasi ieri soltanto, non ci fu dato saperne l’esito, solo essendoci risultato che nei mattino non vi furono disordini. Potrebbe accadere tuttavia che, per qualsiasi motivo, qualche bottegaio non vendesse in giornata tutta la farina ricevuta, e indurrebbe a crederlo Tessersi qualche volta trovata in commercio farina sobbollita 0 marcita. Non sarebbe quindi inopportuno che i bottegai avessero a tener nota di quelli cui sogliono vendere giornalmente la farina, e delle quantità, riscontrando di tratto in tratto la verità delle date indicazioni. Con ciò si scoprirebbe altresì se alcuni ingordi compratori facessero incetta del genere, lasciandone gli altri mancanti. Una partita, sulla quale anche i più contrarii ai calmieri non potrebbero certo negare la utilità d’introdurli, sarebbe sugli erbaggi od alili vegetabili freschi, siccome generi che vengono dall’interno dell’estuario soltanto nè si possono celare senza che deperiscano prontamente. La molta variabilità dei prezzi bensì esigerebbe clic s’incaricassero persone speciali, di piena fede, che li mutassero con quanta frequenza occorresse. Divenuti questi erbaggi di uso sì generale pei poveri, è necessario impedire che vi sia chi lucri soverchiamente sui loro guai. Per la macinatura del frumento e formentone ebbe a riscontrare la Commissione aversi sufficiente prodotto dai mulini a vapore, attivati alla stazione della strada ferrata, a S. Girolamo, alla Giudecca e sul piccolo cavafango a vapore. Se però sconcertatisi i meccanismi di alcuno di questi, nou potendosi fare depositi, ne viene tosto un dannosissimo incaglio, tanto più che una sola macchina conduce parecchie macine. Visitati i diversi mulini, avemmo a riscontrare inoperosi solo quelli del cavafango, per una rottura avvenuta nella caldaia, cui entr’oggi doveva ripararsi, e ivi notammo pure una comunicazione viziosa di moto con una catena, alla quale si sta approntando un rimedio, che tutto induce a sperare efficace. Avvi poi la spiacevole circostanza dell’essere i mulini della strada ferrata e di S. Girolamo su quell’estremo lembo della città, in cui giunsero talvolta le bombe dell’inimico. Perciò si costruirono alla Giudecca 1 fabbricati di legname pel collocamento dei mulini condotti da tre macchine locomotive, e si fecero al di sotto del luogo ove queste van collocale fornelli appositi per potervi bruciare il carbon fossile, invece del coke, il quale ogni dì più va mancando. In quattordici giorni si compirono tutti gli edifizii di legname, ed il collocamento di due locomotive, ed è quasi pronta la terza, essendosi ogni cosa disposta per guisa che basti trasportarvi dalla stazione i mulini e metterli in opera. Non pertanto, occorreranno due a tre giorni almeno al trasporto ed adattamento, durante il qual tempo la macinazione va di necessità in parte a rimanere sospesa. Pei mulini di S. Girolamo, che non si potrebbero trasportare senza un lavoro di alcuni mesi, cercossi di fare qualche difesa alla parte del labbrieato che contiene la macchina. Tra questi mulini, quelli della strada ferrala lavorano farina bianca