336 be, c vieni a petto, a spada, a baionetta; vieni, o codardo, a pugnare con arma di onorato soldato contro l’onorato guerriero. A quel nome tremendo gl’intrepidi militi, i focosi nostri cittadini tutti ardono d’invitto marziale entusiasmo, tutti come leoni inferociti or agognano volare al sacrosanto cimento. Guardali, e tremai Torna per tuo meglio, torna alle lue lane boreali, tetre, nebbiose, o belva schifosa I Tu non devi più contaminare coll’alito tuo pestifero quest'aere purissimo, tu non devi col piede villano più premere questa terra nobile e genlile, di libertà c d’indipendenza nido santo, augusto e venerato. GIOVANNI TOPPAN!. iO Agosto. N. 41 2. IL GÌIWIIO DI REGGENZA DELLA BANCA NAZIONALE VENETA Avvisa: Che nel giorno 47 andante, alle ore 42 meridiane e nel solito locale della Loggetta di S. Marco, alla presenza del commissario governativo, del podestà di Venezia, d’un delegato della Camera di commercio, e del presidente della Banca nazionale, seguirà l’undecimo abbruciamelo di cedole patriottiche, ammontante alla somma di L. 800,350, derivata da nuova estinzione di vaglia da parte dei privali. Saranno contemporaneameute abbruciale altre lire 226,500 di cedole comunali derivanti da cambi contro quelle emesse da L. 50 e L. 400; e lilialmente si ammortizzeranno per abbruciamento L. 99,257 di cedole comunali, versate alla Banca dalla Municipalità, per introiti sale e tabacchi dello scorso mese di luglio. Dal Consiglio di reggenza della Banca nazionale, Venezia gli 11 agosto 1849. Il presidente P. F. GIOVANELLI. Il reggente cassiere II reggente segretario A. Levi. G. Corti.