109 sposti iniqui, che vogliono oppressione e catene, contro popoli stanchi, inaspriti, che vogliono libertà, indipendenza. Queste massime loro le chiamano religione, amor paterno, carità di prossimo; le nostre irreligione, licenza, anarchia. Bella davvero questa morale filosofia! Ma ricordino che il sentimento di libertà è naturale nell’uomo, che questa tendenza è prossima all’universale sviluppo, perchè sacro istinto all’uomo concesso da Dio, ma dalla feroce aristocratica preponderanza tenuto trucemente incatenato. Le bombe, le fucilazioni distruggeranno uomini, ma faranno il principio liberale sempre più ripullulare, ingigantire. Poveretti ! Con orrore vi ricordate quelle ore notturne , e tuttora il Papa, o quelli che per lui scrissero , hanno tuttora presenti agli occhi certi uomini ( dicano piuttosto illuminali ) i quali per unico rifùgio e salvezza dello stato e della Chiesa proposero la proclamazione della Repubblica. Quale parola ingrata è repubblica per coloro che vogliono dominare ! Tutto è empio, tutto è turpe ciocché non cade nel loro tornaconto ; e repubblica pel despota non è certamente vocabolo di tornaconto. Clic intendimento, (oli impostura! oh ipocrisia!) che intendimento vi era in noi di offendere la giustizia, la virtù, la onestà, la religione? I più sozzi delitti invece pullulavano , e troppo , sotto il vostro regime farisaico. Che parlate di socialismo, di comunismo? Menzogne! Volete forse far creder ai popoli che le nostre dottrine siano quelle infami delle propagande francesi? La nostra scuola 11011 è quella di Voltaire, di d’Alem-bert, di Rousseau, con cui fu inaugurata una repubblica di atei, e di carnefici. ¡Noi vogliamo la repubblica proclamata da Gesù Cristo. E quando mai più di adesso si videro i liberi italiani riverenti alla religione, ed alla virtù? Come a Roma, ove si ordinarono continue preghiere a Dio, ed esposizioni dell’Augustissimo Sacramento, cosi a Venezia per cinquanta giorni venne esposta la Beatissima Vergine alla pubblica adorazione, perchè fosse liberato questo popolo innocente e generoso dal truce assedio dei vandali masnadieri. Uomini, donne, fanciulli d’ogni condizione, tutti lagrimanti volgevano, come volgono gli occhi alla gran Madre di Dio per ottenere il suo patrocinio. Centomille lumi furono a Lei offerti. E non qui un furto, non ferite, non qualsiasi delitto; che i tribunali da quindici mesi giacciono inoperosi; non uno scandalo, che fino i luoghi di dissolutezza già tollerati dai Papi, sono ora qui deserti , essendo la mente dcIPuomo nella libera sua espansione elevata a più nobili affetti, c qui non più una bestemmia , non una imprecazione , e qui invece un mutuo reciproco amore; nè qui più superbia, nè avarizia, nè ira, nè accidia, capitali peccali; ma invece uguaglianza, corrispondenza , amicizia slrella, sincera fra cittadini e cittadini tutti fratelli ; e fino il cuore del- 1 uomo più avaro , ora ammolito dal patrio affetto si dedica al soccorso de poverelli, che pochi qui languiscono; per cui cosi tulli da noi si adempiono i precetti di amar Dio sopra ogni cosa, ed il prossimo come noi medesimi, i precetti di fare e non fare; tutte virtù che l’uomo eminentemente professa nel solo stato di libertà. Ecco le opere dei liberali Italiani qualificati colmi d’ogni turpitudine.