410 volonteroso, anziché da chi lo presterebbe suo malgrado, e ognuno vede elio i sostituti servirebbero assai meglio di quei cittadini che \i sarebbero condotli cedendo soltanto ad una violenza, specialmente se nell’ain-mettere i sostituti si agisse con tutto il rigore, di maniera che la scelta abbia a cadere sopra individui addestrati nel maneggio dell’armi, probi e disciplinati; 5. La esclusione de’eambi colpisce la classe dei cittadini più intelligenti, le cui abitudini sono ordinariamente allatto contrarie alle militari, c i quali più spesso degli altri trovatisi in condizione da non potere senza grave lor danno e senza grave danno della società, di cui trattano i più preziosi interessi, prestare il personale servizio; 6. Le sostituzioni olirono un mezzo onoralo a moltissimi cittadini per provvedere al mantenimento di sé e della famiglia. Togliere ad essi questa Ionie di onorato qnuiUujm, è contrario alla umanità ed alla politica; 7. Infine la pratica ha mostrato presso le nazioni che ci hanno preceduto in questa istituzione, come vi siano nell’uomo buon numero di condizioni tisiche, famigliali e d’ordine sociale, che vogliono conceduta la sostituzione, e ciò si fa tutto giorno in quei paesi. A ciò rispondevano gli altri membri della Commissione: 1. L’abolizione dei sostituti, ben lungi dall’introdur distinzioni fra classe e classe di cittadini, tender anzi a santificare la eguaglianza dei diritti con la eguaglianza dei doveri; Ì2. Alla società non essere indifferente che il servizio ordinario della Guardia civica venga prestato da questo o da quell’altro cittadino: i doveri della Guardia mobilizzata si eseguiscono col coraggio, con la forza fisica, con la pratica del fucile, con la speciale attitudine agli eser-cizii militari, e queste qualità possono ravvisarsi nel supplente come e meglio che nel supplito; ma i doveri della Guardia stazionaria si eseguiscono principalmente con l’autorità morale della persona, col rispetto acquistato nella vita sociale, con la riputazione della intelligenza e della saviezza, con la persuasione dell’ interesse che ha ciascheduno al mantenimento dell’ordine e della tranquillità nel paese; 3. Tutti questi vantaggi non potersi ottenere se non conservando alla milizia cittadina l’essenza sua, cioè l’iinione di tutte indistintamente le classi della società; e non esentandone per sistema clic alcune poche; 4. La eguale ripartizione del peso essere tutt' altro che favorita dal permettere i sostituti: giacché in questo caso alcuno soffrirebbe il disagio d’una intiera giornata, più la perdita dei relativi proventi ; ed altri invece si libererebbe con un dispendio corrispondente a una minima frazione dei proventi medesimi; 5. Essere contrario alla natura umana che il servizio più volonteroso e più regolare venga prestato da chi vi si è indotto per un tenue guadagno, piuttosto che da chi vi è soggetto pel sentimento del dovere e del bisoguo della patria ; 6. Avere anche l’esperienza dimostrato chele maggiori irregolarità, le più frequenti trascuranze nel servizio, provengono dai supplenti, i quali non mirano al più efficace c più decoroso ottenimento dei fini della