254 li numero dei Deputali cui il Popolo sovrano confidò la prnpiij rapprcMiitanz* e di 1*28. Pressocchè ludi assistettero alla memorami* Seduta, da cui torli il decreto '2 Aprile. Ma quando si doveva provvt. dere ai mezzi di darvi esecuzione, questo ninnerò andò mano mano a ridursi minore, e si fecero sedute con 90 membri, con 80, con 75, ed una perfino, nella quale si discuteva argomento vitate, con soli 68, seiua toccare di quella che per mancanza di numero venne sospesa. Or dunque, se è vero che |>el Regolamento dell’Assemblea, ossia per ortlinee legalità (nomi pur troppo indicesti e (alali) le deliberazioni ebbero corto ed cITcllo, egli è pero uu lalto che la melu non è eguale ad un», e quindi la metà dei Rappresentanti non può dirsi clic rappresenta il Popolo intero. lo non temo di asserire che uu Deputato, il quale in momenti coti solenni e decisivi abbandona il suo posto, è da paragonarsi a uu soldato che nel furor della mischia diserta le lile. Ciò posto, come mai può egli T Operajn consigliare il Popolo i confermare quei Rappresentanti, i quali per guulsiusi motivo trascurarono il sacro loro dovere? Con più coscienza invece, io crederci si dove*« consigliare il Popolo alla lor esclusione. Voi mi direte che nell'Articolo, i Registri Elettorali, confessate Voi pure che • ci possono essere e ci sono alcune eccezioni » — ma queste vostre eccezioni cadrebbero sui 128 membri; ed io invece intendo che non si debbano confermare tulli quelli che trascurarono il proprio mandalo, meno pochissime eccezioni per chi fosse sialo collo da grave malattia, o per chi una improvvisa occupazione d'altissima urgenza avesse chiamalo a servire iti altro luogo la patria. hgli e per tulle queste ragioni ch'io invito V Operajo a modificar in questo senso il silo Articolo i Registri Elettorali, appunto perché quel foglio benemerito pella istruzione del Popolo, in questo speciale argomento espone uu desiderio, e direi quasi, uu consiglio, il quale non mi sembra né opportuno, uè giusto. Del resto, nel chiudere questa lettera (che m’accorgo d’essere piuttosto lunga) io ammiro nell’Opera]» il divisameulo d’istruire il Popolo sulla importanza delle Elezioni, e sull'obbligo che corre ad ognuno di contribuire col proprio voto individuale alla espressione sincera del 90to pubblico; ma per quello concerne poi la scelta dei Rappresentanti, mi dichiaro coerente per intimo convincimento alla opinione che resi pubblica per le slauq>e il giorno 19 Gennajo p. p., in cui sostenni che un popolo modello per intelligenza e per senno, qual’ è il Veneziano, devo da se medesimo studiare e proporre i nomi de'suoi Rappresentanti, non aliti consultando che la propria coscienza. Salute c fratellanza!