15 (» 18 Luglio, AL ?C?CLO TB1TE2IA1TC. Le vostre angustie de’ passali giorni per non poter aver pane a sufficienza, e in tempo, le abbiamo sentite nel cuore, come se fossimo delle \oslre stesse famiglie, e abbini» fatto co’nostri consigli (giacché con altro non potevamo) quanto era ili noi per renderle meno luughe. La nuova Commissione annonaria non poteva in un tratto sanare tulli i mali, ma subito s’è inessa all’opera, e ne vedrete gli efielti. Il mulino (teli UEsle ricomincia il suo lavoro; c avremo pane quanto richiede il bisogno quotidiano. Acciocché ciascuna casa abbia la parte sua secoudo il numero delle persone, andrete dal Parroco a scrivervi quanti siete iu famiglia e quanto pane o quanta farina vi fa di bisogno comprare ogni di. Vi m darà allora un cartellino sul «piale sfarà nolata codesta quantità di farina gialla o di pane, clic potrete ricevere di sicuro: e l’ andrene a comprare, non in mezzo alla calca della gente aspellando ore e ore, ma n vostro comodo perché sarete sempre certi di averla. Andrete sempre alla stessa bottega; e sarà vietalo andare in più d’una. Per la latina gialla i mulini a mano si vengono moltiplicando. In ogni parrocchia ne avrete anco da poter macinare senza spesa e cosi nutrirvi a men costo. Della larina bianca se ne andrà macinando a mano a niauo più del consumo giornaliero per metterla in serbo per le straordinarie necessità. Le denunzie e le visite per le case scopriranno le provvigioni che possono servire ni privati e lasciare così più roba all’uso del popolo. A chi manca, le pene saranno severe appunto perchè si traila del vitto e del rispetto che son debili al popolo, il quale l’ha meritalo e lo meriterà con la obbedienza alle leggi, e eoli 1’ ordine liberamente e rurnggiosamcule osservalo. Delle provvigioni nuove ne verrà, speriamo iu Dio, e nel valore delle milizie di terra e dì mare. Pioti pensiamo alle cagioni dei sacrilìzj passali; pensiamo elio i sacrifìzj furono occasione Al popolo di moriii nuovi, e che nessun sacrifizio va perduto. Le cose-che v abbiamo delle, In Commissione annonaria le promette ( perchè noi non siamo che Commissione consultiva, eletta dall’Assemblea per indicare i disordini senza facoltà di mettervi riparo); e la Commissione annonaria le farà. Pensate per altro che contentare lutti è cosa impossibile, e che qualunque di voi fosse iu tali momenti chiamato a regolare l’Annona, l*er valente e buono che fosse, dimenticherebbe qualcosa o parrebbe che U dimentichi. Pensale che adesso anche molti de’ benestanti patiscono, e più di voi, perchè sono men usi a patire, e che cosi imparano a compatire i bisogni del povero. Noi vi ringraziamo da parte di tuli'i buoni «Iella docile soffet-enza da voi qunsl tutti, buon popolo, conservala anco ue momenti difficili e vi esortiamo a rimaner sempre esempio di virtù a