456 Un'altra voce al centro: È la storia di Francia, nello stile del padre Lo riquet, ma in senso opposto. Il sig. Jules Favre : Avete un bel mormorare e sorridere ; non tor-rete nulla all' autorità di questo documento, e non rimarrà mcn fermo che tale è la informazione ricevuta dal ministro degli aiTari esterni, c che dovette servirgli per prendere quelle determinazioni che ora esamineremo. E non dite, come s’è tentato di fare nelle sessioni dell’4 4 o de! 12 giugno, che abbiamo a vendicare Fonore delle nostre armi; che il combattimento del 30 aprile era stato un infame agguato. S’ è sempre affermato; ma dov’è la pruova? Siamo stati forse chiamati a Roma da un tradimento ? Ricordatevi delle parole, che nell’ ultima sessione posi sotto i vostr’occhi, e le quali si leggono in un carteggio del generale Oudinot, che diceva d’aver intimato a’triumviri di lasciare il potere; ch’essi vi si volevano aggrappare, e ch’ei marciava per ¡scacciarli. Vi supplico di notare che il 29 maggio il ministero era informato dai dispacci, che aveva ricevuto dal sig. di Lesseps, e che gli facevano conoscere il vero stato delle cose. Ei sapeva che non era una resistenza di venturieri, quella che si sarebbe incontrata a Roma, ma una resistenza nazionale; sapeva chignon si doveva venir alle mani, con un pugno di soldati stranieri, ma con la intera popolazione, la quale era sorta in armi per difendere la repubblica (richiami a destra); sapeva che sarebbe forzato di far passare i soldati francesi sui corpi di giovani di famiglia, di bottegai, degli abitanti della città di Roma . . . . ( Approvazione a sinistra. — Negazioni al centro e a destra. ) Un membro a destra: Allora e’sono aristocrati I Il sig. Jules Favre : Il dispaccio del sig. di Lesseps arriva a Parigi il 22 o il 23 maggio. Il 28 o il 29 è dato un ordine, e in quest’ordine è scritto al generale Oudinot: a Attaccate ad ogni costo la città eterna, e piantatevi la vostra bandiera. » Chi sta per eseguire, per applicare quest’ordine? Dove sarà il diritto che lo legittimerà? Imperciocché, nou vi dimenticate, e questa considerazione si stende su tutta questa discussione, non si tratta di forza, ma il diritto, il diritto che solo può scusarci, e quando si trae la spada contro gli uomini, conviene avere per se, se non il diritto, almeno il pretesto del diritto; e voi non ne avete; ve lo provo. (A destra: sì! sì! A sinistra noi no!) Una voce al centro: L’inquisizione! (Si ride.) Il sig. Jules Favre : Dico che 1’ ordine del 29 maggio, quell’ordine d’attacco, quella dichiarazione di guerra, quella parola, con cui si sono gittati in Italia i tesori della Francia, che ha fatto scorrere il sangue de’suoi figli, quell’ordine non può essere giustificato da nessun legittimo motivo. In effetto, non avete forse solennemente promesso dalla bigoncia deU’Asstmblea, che non attacchereste la Repubblica romana? Forse che la nostra costituzione non vi diceva, art. 5, « che la Francia rispetta le