274 Voi, colle armi dell'onorato c valoroso guerriero ben conoscclc che non si vince Venezia, e ricorrete quindi a triviali spedienti per incutcrr spavento. Ed ecco dove v’ ingannano gli amici vostri. Il popolo «li Venezia non si spaventa, ina ride — i suoi magnanimi sentimenti si lubu-stano nella sventura — ogni ostacolo nuovo ele\n e ingigantisce la sui grandezza !.... Spettacolo a Voi, non so più di rimorso, o di vergogna, ma all'Europa di ammirazione saranno queste due memorande giornate, in cui le palle dei vostri cannoni piombano nel cuore del paese. Il popolo cuti calma dignitosa abbandona le sue case, con generoso disprezzo commiscra l’inutile tentativo nemico; e non un attu da nessuno, non una parola da un labbro solo che esprima paura ; ma se era d’uopo, Eccellenza, di cresimare nel popolo l’odio allo straniero, Voi ritrovaste certamente il migliore espediente. Che se qualche novella strategia portasse i vostri projetlili per l’intera città, Noi tampoco non ci spaventiamo — ricovrcremo nelle isole nostre — ni prodi dilcusori abbandoneremo Venezia, ed ove occorri saremo difensori e prodi tutti qunnti, e tulli — e Voi guarderete sempre da lunge questo sacrario della Indipendenza, ma indarno .... quanJo meglio a Voi non piacesse, Faraone secondo, di eleggere a tomba de’vo-stri eserciti la miracolosa nostra laguna. Abbandonate adunque, Eccellenza, abbandonate una vana impresa, abbiate a cuore gli allori clic cingono il vostro crine canuto in quest* fatale guerra d'Italia, i quali, coprendo d'un velo i messi con cui yli avete acquistati, sono pur sempre allori, e risparmiatevi l’ignominia >1* vederli miseramente inaridire in Venezia. Che vuole Venezia dall'Austria, o da Voi? LA SUA NAZIONALITÀ’.... intendetela, Eccellenza, ehe questa espressione significa che VENEZIA VUOLE LA SUA ESISTENZA. E nessuno può negargli il diritto di ESISTERE, non Voi, non l’Austria, non l’intero Universo, e non alla perline Iddio, perchè Iddio non toglie ciò che ha donato una volta. Eccellenza I sta in Voi in fine di questa lotta treuicndn. Accordate a Venezia la sua NAZIONALITÀ’, ed io vi assicuro che ghignerete ad uii componimento di soddislnzione e di onore si a Voi che a Venezia. Del consiglio cordiale di uu cordialissimo vostro uemico, abbiate h grandezza di approfittarci 31 Luglio. Al VENEZIANI. VENEZIANI! Voi foste inviati ad eleggere di nuovo i propri rap* presentanti l’Assemblea. Obbedite agli ordini dell'onore, dei destini dell* Patria. Badate bene. In apparenza l'impresa sembra facile; ma in fall« ella è di gran lunga difiicile e scabrosa. Siale guardinghi nella scell* vostra in questi supremi momenti. Trattasi di ciecamente e fiduciosamente affidare alIVI.Ilo deputalo, l'onore, il destino, la gloria della Patria, la sorte, gl'interessi dii cuu-