40 3 Luglio. corneo i) ciro deli.g truppe nello stato vieto ORDINE DEL GIORNO. Jeri il generale in capo, presidente della Commissione militare, rassegnò la Divisione navale, comandata dal capitano di corvetta Bucchia. Fu primo oggetto del generale di assicurarsi dello spirito onde vanno animati gli equipaggi dei legni da guerra. È malagevole al certo il leggere nel cuore degli individui, ma non già in quello delle moltitudini, quando se nella l’abitudine. Soldati, artiglieri della marineria e marinai, mostravansi soddisfatti della cura che avevano di essi i loro giovani ed animosi ufficiali. Ma soprattutto manifestarono somma impazienza di pro-vare coi fatti ai loro conterranei, che gareggiar sapranno colle milizie di terra in valore ed in ogni alto di patriottismo. Diceva loro il generale, che, se le milizie deir estuario eransi rese terribili mercè l’uso della baionetta, i marini, per conseguire lo stesso scopo, correre debbono all'abbordaggio , e che in questa guisa 1’ ammiraglio Nieper con una debole fregala prese un vascello di linea presso Lisbona al re don Michele. Godeva l’animo al generale, osservando che quegli equipaggi punto non abbisognavano disprone, e sembrava che dicessero: «Gli elogi che giustamente hanno riscosso i valorosi nostri militi in Mestre, in Marghe-ra, sulle batterie che fronteggiano Venezia, allontanano il sonno dagli occhi nostri. » Fra le altre prove non equivoche di fiera brama di combattere, ne oflrì una il tenente di artiglieria di marina, Galandrea. Questi stava sul brick il S. Marco, e, da sergente promosso ulfiziale , pregò i suoi superiori , che gli permettessero di continuare a servire da sergente, a condizione di rimanere sul bastimento, ouorato di un nome tanto classico , e che tra poco incontrerà il nemico. 11 generale in capo osa assicurare il popolo della Venezia , che la Divisione navale, sebbene debole pel numero de’ suoi legni, onorerà sempre il nome dell’antica regina dei mari. Il tenente generale comandante in Capo GUGLIELMO PEPE.