75 tanti mulini a mano che suppliscono del tulio alla macina delle farine gialle necessarie per quei paesi, ove se ne fa mollo consumo. La Commissione poi sempre si adoperò a tentare il mezzo di far venire altre mole; cd appena conosciuti i rovesci di Novara, spedì immediatamente l1 ingegnere Meduna in Romagna, con ordine di cercarne a qualunque patto e qui farne tradurre la maggior quantità possibile. Si prestò egli con tutta alacrità, ed alla metà di aprile erano giunte in Venezia delle pietre da macina, unite alle quali altre clic quivi erausi rinvenute .si composero quindici coppie di pietre. Si diede tosto mano alla costruzione dei relativi mulini, incaricandosi del progetto, direzione e sorveglianza dei lavori gl’ ingegneri .Milesi, Cappelletti, Meduna, Collalto ; ed i sigg. Miuotlo e Pincherle. Si requisì la macchina d’asfalto alla Giudecea, per avere la necessaria forza motrice onde animare otto mulini; si (liie-se e si ottenne il piccolo curaporlo capace di altri quattro; si chiese pure il grande cavafango, ma il tempo troppo lungo che occorreva per applicarlo a questo nuovo uso, ne fece abbandonare l’idea. Si requisì quindi la macchina lissa, denominata Co. Spuiir, onde collocarla alla Strada ferrala per animare altri tre mulini che avanzavano, ed altri cinque da costruirsi colle pietre Bigaglia. Cosi si dovevano avere in complesso 20 mulini, che, aggiunti ai 25 prima esistenti, facevano ascender a 43 il numero dei mulini a vapore esistenti in Venezia, oltre quel- lo di S. Girolamo. « Gl’ingegneri, incaricati dell’esecuzione di questi lavori, avevano assicurato che sarebbero tutti compiuti in pochi giorni, cd a perfezione: invece i mulini alla macchina d'asfalto non furono attivati che il giorno 16 giugno p. p.; il cavafango, benché attivalo da molti giorni, non da quasi nessun prodotto, perchè sempre vi avvengono interruzioni; per la macchina lissa occorrerà ancora, secondo il rapporto della Commissione, circa un mese, tanto più che, attesa l’attuale condizione della città, de-vesi trasportare essa pure alla Giudecca. « Quanto la Commissione abbia cercato di alfrellare la line di questi lav ori, può più d'ogui altro accertarlo il cittadino Pincherle, clic pure vi si prestò cou tulio l’impegno, ma era impossibile fare di più. La Commissione incaricò pure f ingegnere Meduna di nuovi studii pei mulini a mano, e cessò poi dall’ ingerirsi su questo argomento della costruzione dei mulini, allorché venne istituita dal Governo un’apposita Commissione ai mulini, cioè alla fine di maggio. Questa pure si adoperò per costruire mulini a mano, parte da collocarsi nelle Case d'industria e di correzione, e nel Bagno, parte da cedersi ai privati; c dispose che le mole Bigaglia fossero collocate alla Fabbrica dei tabacchi : ma sino ad ora dai primi non si potevano ottenere cerli risultati, e le seconde non sono ancora in attività. • In conclusione; sino al giorno 16 giugno, non si ebbero altri mulini, se non quelli eh’erano stali disposti dalla Commissione sino dal- 1 anno scorso, e non si potè approfittare delle mole Bigaglia, sulle quali la Commissione stessa aveva calcolato pel caso di necessità; dal 16 giugno in poi, si aggiunsero a questi i mulini della Giudccca e del cavafango, danti un medio prodotto sino ad ora di circa 70 staia al giorno,