422 legge non solamente essere ingiusta, ma contraria alla dignità di questo consesso. Io non credo che ad un rappresentante sia lecito innanzi alla decisione dell’Assemblea prevenirne con parole così severe il giudizio. U precedente oratore per ¡spaventare voi, o rappresentanti, dal sancire questa legge, ha detto che nel caso nostro il peso del servizio schiaccerebbe Tonore. Io rispondo che sarebbe un onore molto piccolo quello che si lasciasse schiacciare da peso tale; io credo , al contrario , che l’onore del peso lo farebbe più leggiero, anzi soave, ad uomini liberi. Il rappresentante li. Benvenuti: Tenendo dietro alle varie osservazioni dell’onorevole Tommaseo, si capisce che alla fin fine, o sotto il nome di cambii o sotto quello di dispense, in una forma o nell’altra, è forza in molli casi derogare alla legge, che si vuole ora sancire. Kgli slesso vi dice : volete che chiami i medici, se debbono servire gli spedali? Ma non chiamandoli voi commettete un abuso, voi violate la legge. Egli trova che per alcuni bottegai sarebbe assai gravoso mettere un cambio; ma è ella questa una buona ragione per vietar loro ogni sostituzione? Sarebbe assai più logico e giusto esentarli allatto da ogni scr-vigio. In somma, come ho detto poc’ anzi, si andrebbe da un abuso in vin altro, e si aprirebbe la via ad ogni maniera d’arbitriì. Meglio è stare alla legge che abbiamo, la quale provvede a sufficienza. Basta solo che sia rispettata, basta clic venga eseguila. Mi si rimprovera di aver dello che l’Assemblea commetterebbe un allo contrario alla sua dignità. Ma si accorderà certamente che quando 1111 uomo dice: ciò che vorreste ¡'are sarebbe, per mio avvisoj ingiusto, viene necessariamente a dire: facendolo, voi fareste un allo non degno ili voi, da cui tulli aspeltan giustizia. Se la espressione dispiace, io ben volentieri la ritiro ; ma confessiamo che tulli noi, quando sosteniamo che una proposizioue è ingiusta, vogliamo dire, per chi sa intendere, che fa un assai triste ufficio colui, il quale l’adotta. In questo senso soltanto dichiarai che l'Asscmblea comprometterebbe la sua dignità. Il rappresentante Tommaseo mi ha rimarcala la espressione, da me adoperata, di busse classi. Creilo che siasi inteso dalPAssemblea aver io introdotto queste parole piuttosto per combatterle che per sostenerle. Ho dello che molti anmieltono di fatto queste distinzioni sociali. Vi sono molli, che si vantano purissimi democratici, ma non mantengono il loro principio nelle caserme ; e (piando ci veggono della gente mal vestila, gridano, e fanno la distinzione delle basse classi. Io la fo con le parole, essi coi fatti. 11 rappresentante Tommaseo osserva che, ammettendo le sostituzioni, si verrebbe ad offendere quella, che ho chiamata giustizia distributiva, perchè, dice, mentre alcuni nostri fratelli si sono mobilizzati, tutti devono servire, altrimenti si uumenta il peso di chi rimane. Io sono io ciò perfettamente d’accordo con lui. Egli deve ricordarsi le parole, con cui io ho comincialo il mio discorso. Ilo detto e ripeto clic ciò nulla ltù che fare con la nostra quistione. Siamo tutti e due d’accordo, che conviene aumentare, per quanto è possibile, il numero delle guardie ci-