su alla Commissione, c che dalla Commissione venne esaminato, parlava j.llc compagnie degli artiglieri, conservava queste compagnie, c le ponti« •> disposizione del Comando in capo delle truppe. ha emenda dal rappresentante Kuflini proposta oggi, non ù che la riproduzione di una porle dulia proposta fatta da me ieri I’ altro, alla quale avevo rinunziato nella Commissione, «piando si concretò la legge mi quel modo in cui \enne oggi proposta. Sicché sull’emenda del rap-prtst'ulaule Rnllini si può oggi discutere, perché fa parte della mia proposta dell’altro giorno, perché fu esaminata dalla Commissione, e perché auclie su quella proposta la Commissione ha parlato all’Assemhlea, giacche vi ha un articolo speciale nella proposizione, che parla della con-tervazione c della destinazione dell'artiglieria civica. Dunque su questo argomento possiamo legalmente parlare e deliberare. Il rappresentante Ruffini propone clic sieno mobilizzate le due compagnie di artiglieria; io non avevo adoperato la parola mobilizzate; ma avevo dello ¡»mie a disposizione del Comando in rapo delle truppe. Osservo che per la compagnia dei bersaglieri e per la compagnia dogli artiglieri venne fallo alcuni mesi fa un decreto, eli’è quello che il rappresentante Ruflini allegava, o che questo decreto, che parte dalla Counuissioiic organizzatrice della Guardia civica, è stato latto nel passalo agosto. In seguilo poi un decreto governativo fu fatto, per cui la compagnia dei bersaglieri si dichiarava subito mobilizzata. Ter le compagnie degli artiglieri questa parola non ci era. 10 credeva, c questo é il parere da me espresso alla Commissione, (he la parola mobilizzala fosse necessaria (pianto ai bersaglieri, poiché ■li essi il Regolamento organico della Guardia civica non parla. Essi frano cosa nuova, c come cosa nuova bisognava dir tulio riguardo alla toro mobilizzazione. Gli artiglieri non vennero istituiti con quel decreto della Commissione organizzatrice. Sono stali istituiti dal Regolamento organico. Questo Regolamento non dice cosa facciano le compagnie di artiglieria in tempo di guerra, ma soltanto in tempo di pace. Ma allora soggiungo io; il Regolamento non lo dice, perché il senso comune vi addi la che in tempo di guerra gli artiglieri maneggiano il cannone. Se sono artiglieri, non lo sono per semplice pompa, ma per maneggiare il c»mionc. Gli artiglieri dovendo prestarsi a maneggiare il cannone, devono Andare là dove il cannone è; sono obbligati di andare uei forti dove il Annone tuona. Dunque io dico che non vi sarebbe veramente bisogno di legge Particolare, che mobilizzasse gli artiglieri, perche, per la istituzione loro n*‘desima, essi devono prestarsi a difenderci col cannone coutro il nc-miro; e ad essere conscgueutcmcnle a disposizione del Comando in capo delle truppe. 11 rappresentante Tommaseo: Il collega Avesaui aderisce mero all’e-W'nd.i proposta dal cilladiuo Ruffini. !Non so se le ragioni dell'Avesaui