415 Il rappresentante Purè: Sono due parli distinte. Il rappresentante Chiereghin: lo ritengo cosi; se altri ritiene diversamente, crederà che io abbia proposto l’ordine del giorno sulla prima parte soltanto, ma per questo non sarà minore la mia convinzione d’aver proposto l’ordine del giorno sovra tutta la legge. Il rappresentante b. benvenuti : Senza entrare nella insorta questione di ordine, panni che il precipuo esame debba cadere sulle sostituzioni nel servigio della Guardia civica; e quindi io credo opportuno, seguendo l’idea del rappresentante Chiereghin, di limitarmi a questo esame perchè da esso dipende in gran parte anche la decisione da prendersi sull’ altro punto della proposta, lo che ho formalo parte della minoranza, come pure i miei due colleglli, non abbiamo già inteso di dire che sia libero a chiunque di sottrarsi al servigio della Guardia civica: abbiamo anzi inteso che tutti indistintamente debbano essere obbligali a prestare quest’ onorevole servigio; abbiamo dello clic si debba ampliare, per quanto è possibile, il numero de' chiamati a prestarlo; al che già servono le misure prese colla legge anteriore. Non abbiamo già inteso che sia libero a chiunque di farsi sostituire, solo perchè non ha voglia di servire; ma abbiamo inteso di dire soltanto che non è giusto nè equo che uno sia obbligalo a prestare personalmente il servigio, quando, siccome dice il Regolamento, abbia urgenti c speciali molivi per sostituire un altro in sua vece. Questa è la vera questione: non conviene estenderla, non convien ulularla, perchè altrimenti le si attribuisce un carattere di odiosità, di’essa non può avere; e i sostenitori della nostra opinione non appariscono più uomini leali ed amici del loro paese, ma tristi cittadini, che mirano allo scioglimento della Guardia civica. Noi diciamo: si confermi l’obbligo al cittadino di servire personalmente, ma questo obbligo non sia imposto in modo tirannico al cittadino, a cui il prestarlo riesce sommamente gravoso, e in tal caso gli si accordi quella facoltà, che accordano tutte le altre legislazioni, cioè di farsi sostituire. La minoranza della Commissione ha ritenuto, e fermamente ritiene, che l'escludere in qualunque caso, cioè anche in caso di grave e reale bisogno, la sostituzione, sia cosa ingiusta, cosa dannosa, cosa impolitica. Il servire nella Guardia civica, come fu detto nel rapporto della Commissione, è un onore, ina, è d’ uopo confessarlo, è anche un peso. Convien quindi guardare che il peso 11011 isijiiacci, dirò cosi, 1’ onore ; cioè die la gravila del peso 11011 faccia dimenticare ad alcuni cittadini 1’ onore dell’ incarico ad essi affidalo ; conviene che questo peso, al pari di tutti gli altri pesi pubblici, sia egualmente ripartito, secondo le norme della distributiva giustizia. Ora, se si animelle 1’ assoluta esclusione dei cambi, la giustizia è tolta, è tolta la eguaglianza di diritto, su cui devono essere appoggiate tutte le leggi. Lo provo. Il Regolamento ha distinto in due grandi classi i cittadini. Nella 1.» comprende i giornalieri, cioè quelli che vivono del lavoro delle loro mani di giorno in giorno. Nella 2.» ha compreso indistintamente tulli gli altri. Si è certamente riflettuto che i cittadini compresi nella prima categoria, in forza delle loro abitudiui, sono, generalmente parlando, più atti al servigio militare clic