257 27 Luglio. UN MISTERIOSO MOVIMENTO DELLE TRUPPE CHE MANTENGONO IL BLOCCO DI VENEZIA. /„e truppe che bloccano le ne zia devono ritirarsi a dieci miglia di distanza dalla Luguna. I nostri esploratori reduci dalla Terra-ferma sono lutti d’accordo noi riferire eli«; si sia per pubblicare un ordine che si pretende venuto •la Vienna, il quale incombe a lolle le truppe d’osservazione del blocca di Venezia di ritirarsi a dieci miglia di distanza dalle posizioni clic ora orci)pano intorno a Venezia. Tale disposizione così improvvisa, ed in opposizione all’altro ordine l>oco!a pubblicalo, che rigorosamente prescriveva di stringere il blocco di Venezia, uon deve partire certo dal paterno animo di dii considera ribelli gli abitanti di Venezia; ma bensì da quelle slesse Potenze che l’anno scorso ordinarono alla Molla Sarda di ritirarsi ad una certa distanza dal porlo di Trieste che teneva stretto il blocco rigoroso. Di queste nuove disposizioni deU'Auslria, per Venezia, molte sono le supposizioni che se ne deducono: Citi pretende che oltre al ritiro delle truppe obblighino anche a ritirarsi gli abitanti, lasciando disabitate ed incolte le terre; chi suppone clic al ritirarsi delle truppe, trasportano »co tutti i viveri, tulli i bestiami, che si trovano nelle fattorie entro illa periferia dei dieci miglia; chi suppone che questa sia una disposinone del nuovo Generale del corpo d’osservazione, per poter concentrare le sue truppe con quelle delle cillà vicine; chi finalmente asserisee fhe questo sia un tranello dell’ Austria per poter maggiormente lusingare le truppe di Venezm a fare una sortila, coglierle all’improvviso e batterle all’aperto. Questa supposizione potrebbe avere qualche probabilità, w l'esperienza dei passali falli d’armi, non ci avesse falli edotti che •’Austria tentò ogni mezzo di sfuggire qualunque scontro colle truppe •(aliane in campo aperto. Che se il nuovo Generale volesse tentare una battaglia campale colle nostre truppe, dovrà sovvenirsi di quella fatale giornata di Mestre, in cui sortendo i nostri dal forte di Marniera diedero una buona lezione alle truppe tedesche, e gli fecero conoscere di 'pianto sono capaci, se potessero avere I*opportunità di battersi a petto 1 petto con loro. T. Vili. 25