418 La leggo francese adotta un sistema di organizzazione affatto diverso da quello che \oi avete introdotto, e col sistema di organizzazione francese può in qualche maniera essere compatibile il principio della esclusione dei cambi. Voi avete stabilita una distinzione fra la Guardia attiva e la riserva, e in questa avete compresi soltanto quegl’individui, che sono ascritti nel novero dei giornalieri. La legge francese ha anche essa distinto la Guardia attiva dalla riserva ; ma partì da un principio assai più ragionevole, assai più giusto. ¡Non ha già detto clic nella Guardia attiva entrano, come diceste voi, tutti, indistintamente, i cittadini, meno alcuni pochi tassativamente eccepiti; ma ha dello che \i sono ammessi soltanto quei cittadini, i quali dietro una decisione , dietro un giudizio proferito da un apposito giurì, sono dichiarati capaci di prestare l’abituale servigio. Sono compresi poi nella riserva, non i giornalieri sollar.lo, come avete fatto voi, ma tulli indistintamente quei cittadini, giornalieri o non giornalieri, pei quali, a decisione pure di un giurì, il servigio della Guardia nazionale riuscirebbe molto oneroso. Applicale alla vostra Guardia questo principio, se volete ammettere il primo, cioè l’assoluta esclusione dei sostituti. Se \oi adotterete il sistema francese di organizzazione, vedrete, o signori, clic non saranno molti i cambi, perchè non vi troverete nella necessità di ordinare ad un padre di famiglia , che ha un solo misero negozio da cui ritira ¡1 suo sostentamento, di chiuderlo per servire nella Guardia cìvica; il giuri dichiarerà : è troppo oneroso il servigio per epiesto capo di famiglia, e quindi passi nella riserva ; ciò che vuol dire, per la legge francese, sìa chiamato a servire soltanto in circostanze straordinarie. Il giurì vi risponderà lo stesso per i medici, che sono destinati a compiere un grande ufficio nella società, quello cioè di conservare la salute ai cittadini e dar\i così individui capaci di portare le armi. Vi darà la stessa risposta per tanti e tanti altri cittadini, che voi comprendete nella Guardia ci\ica solo perchè non sono giornalieri. Si dice: v’ha il rimedio delle dispense. Ma in questo modo schiudete l’adito agli arbitrii, ed arbìlrii molto maggiori di quelli dei cambi, i quali hanno almeno un freno nella legge. Gol prelesto delle dispense, si ripeteranno gli arbitrii e gli abusi sino ad ora commessi, e con danno maggiore della società e della Guardia civica, perchè, (piando io posso sostituire un altro, la guardia nulla perde, mentre ha un altro cittadino che serve per me; laddove, nel caso di dispensa, perduto quel cittadino cui la dispensa si accorda, un altro dovrà fare senza nemmeno un compenso il servizio per lui, ciò che è contrario alla giustizia. D’accordo col rappresentante Chiereghin, convengo nella di lui proposta dell’ordine del giorno, il quale nella sostanza corrisponde a quello che la minoranza avea formulato. Credo che il Regolamento provveda a sufficienza , credo però che sia stato male osservato , e che sia debito dell’Assemblea richiamare il potere esecutivo a provvedere, affinchè gli abusi non si rinnovino. Ma la esistenza degli abusi 11011 giustilica la esclusione dei cambi, e sarebbe estremamente pericoloso, dirò anzi non