13 Il signor d# Schwarzenberg »'è limitato o ripetermi, che 11 governo di S. M. imperiale è fermamente deciso di non trattar con Venezia; che, in conseguenza, la missione del signor Pasini a Vienna non avrebbe veruno scopo; e che, del rimanente se alcuno, nella città assediata, avesse intenzione di trattare, dovrebbe rivolgerli al signor Radetzky, il quale è investito di pieni poteri a tale effetto. Mi affretto di trasmettervi questa risposta, che avrei desiderato di un tenore a voi soddisfacente. Mi dispiace assai, che non sia stata tale, ma credo dovervi dire, esser essa la espressione di un pensiero, che mi sembra risolutamente deliberato. Ricevete, signore, l’assicurazione della mia alta considerazione. L‘ incaricato d' affari della Repubblica frane«a E. DE LA COUR. Jl signor Mani™ ecc. eee. ecc. N. VI. Il tenentemaresciallo Haynau al Governo provvisorio di Venezia, Dall i, r. 2." Corpo d’armata di riserva. Pudova li 26 marzo 4849. Al Governo provvisorio di Venezia. Dietro P annessavi comunicazione ufficiale di S. E. il signor feldmaresciallo conte Radetzky dal quartier generale di Vespolato li 24 marzo 1849, l’avanzarsi viltorioso dell’ i. r. armata nel Piemonte e la sconfitta totale delle armi sarde, seguita li 23 di questo mese presso Novara, è oramai un fatlo, le di cui conseguenze riguardo lo Stalo del Piemonte dovranno pure reagire sulle attuali circostanze della città di Venezia. Da quella parte non avrà questa città d’attendere d’or innanzi ulteriore appoggio nelle proprie sue tendenze. Non può sfuggire al Governo provvisorio che quelle medesime tendenze non siano più da sostenersi, e che la protrazione del presente stato di cose, pesantissimo per tulle le classi degli abitanti di Venezia, sarà immancabilmente seguita dalla totale rovina di questa poco fa ancora sì fiorente città. Eccito quindi il Governo provvisorio di desistere dall’ inutile resi-stenza, e di riconsegnare la città al legittimo suo sovrano, l’augusto Imperatore d’Austria. Una pronta sommissione ed il ritorno al suo dovere farebbero ancora possibile l’accordare delle condizioni vantaggiose, non attendibili però qualora la cillà persistesse nella rivoluzione, costringendomi a estreme misure di rigore, i risultati delle quali, immancabili e tristi, vorrei risparmiare alla città di Venezia, sinora affascinata. Il co mandante dell’ i. r. 2.° corpo d’armata di riserva. Il tenente maresciallo HAYNAU.