329 denti, qualunque ne sìa il grado, di recarsi a Venezia, senza averne ottenuto ¡1 permesso dal Comando in capo. Il colounello capo dello stato maggiore di S. E. il presidente della Commissione militare F. FONTANA. 9 Agosto. AI PRODI della terrestre milizia per la felice sortita da Brondolo ed incoraggiamento alla milizia marittima. Oh! voi benedetti intrepidi nostri difensori, che nei gloriosi cimenti di Mestre e Brondolo, nella sublime difesa del forte di Marghera, e nella eroica resistenza del piazzale e vicine fortezze avete sempre coraggiosamente affrontata la nemica ostinata atrocità, e questo sacrario di libertà e d’indipeudenza da barbaro eccidio finora magnanimi avete preservalo! Per voi la nostra fama rifulge del raggio più risplendente fino ai confini più remoti dell’emisfero. Per voi segna un’epoca la storia, a decoro di questa maestosa Venezia, la più memoranda. Nella sortita di questf giorni, fatta per Cahianca, Santa Margherita e Brenta, voi avete più illustrati i vostri altissimi guerrieri fasti, e diretti da esperto condottiero ci avete procacciato qualche nuovo alimento, tanto necessario a sollievo della nostra sventura. Gloria a voi, o valorosi, che sempre avete per noi sì animosamente combattuto ! Noi non possiamo offerirvi in ricambio che l’esempio dì nobili sa-grificii, di sofferenze, di digiuni, che sapremo sostenere con pazienza ed intrepida rassegnazione. Noi nutriti di nero pane ed erbaggi, noi dissetali con sola acqua, noi gustiamo questo cibo e bevanda, come fossero augelli di Faso, o vini dì Canarie, anzi inebbriati del patrio divino sentimento, come fossero nettare od ambrosia celeste, e sfidiamo i fulmini delle belve vandaliche, che a mille a mille vengono su noi da sette giorni brutalmente scagliali. Noi vogliamo fino all’ultimo tozzo di pane, fino all’ultima goccia di sangue eroicamente resistere, e piuttosto tulli morire che mai cedere questo sacro asilo di libertà all’abbonito esecrabile mostro straniero. Quei brutali bombardatoli dalla popolare dimostrazione di jeri avranno bene conosciuto quale sia il nostro fermo, preciso, tenace proponimento, e come noi siamo compresi da orrore e da raccapriccio alla nefanda, vergognosa, abbominevole proposta di capitolazione. Le palle dei mostri sono giuochi da fanciulli, e non colpirono che qualche incauto, o sorpreso nei primi giorni. Per la pietà esemplare dei