'31 >2 G Jgustò. PAROLE DI TTI: AL POPOLO DAL PRESIDENTE DLL GOVERNO DANIELE MANIN Dal palazzo nazionali: terminata la seduta dell’ Assemblea del 6 corr, Nelle attuali gravi circostanze l’Assemblen dei vostri rappresentatili lia trovato opportuno di fare ciò die suol farsi in alili paesi in circo* stanze parimenti gravi , ha concentrato cioè tutti i poteri in una sola persona , e questa è il Presidente del Governo. Voi sapete se io ami veramente Venezia ; e farò quanto mi sarà possibile coadjuvalo dai Veneziani e dagli Italiani lutti qui riuniti per la prosperità e l’ onore di questa Città. La Divina Provvidenza non vorrà certamente abbandonarci, G Detto. La pioggia di fuoco, cominciala dal nemico la notte del 20 al 30 del mese passato , non ristà , anzi aumenta in ragione della tranquillità coraggiosa c serena onde il popolo nostro l’accoglie. La vigilia, il disagio, i morbi durali con insigne coraggio , mezza città riversala sul» l’altra, sono spettacolo, a cui non solamente gli avvenire non apporranno fede intera, ma a cui di Rici Intente crederanno i presenti che sono lontani di qua. Eppure in «piatilo (li scritto di questi otto giorni di martirio , non ha esagerazione di sorta ; anzi le parole ¡Illese a mitigare i duri patimenti del popolo , ebbero in mira di attenuarne anziché di rilevarne la somma. Ora , quanto in noi s’aumenta il coraggio, tanto la rabbia nemica cresce , e con essa le ollcse. Da otto giorni , tre quarte parti della cillà soggiacciono ai nemici proietti : case, ospizi), palazzi, chiese, MOuUmciili di gloria e di fede, non vennero risparmiali dal fuoco vandalico. Sulle donne, sui pargoli, sui bambini, sui vecchi cadenti, caddero le bombe, le palle, le granale, e ne fu vittima e chi dentro le case o sulle soglie e sulle piazze stava, come a veglia, discorrendo dei casi della pairia , e chi reclinava il capo dagli affanni diurni poche ore della notte, e chi col moschetto in ¡spalla s’aggirava pei luoghi più deserti, vigilando le case e le sostanze abbandonale dai profughi, c perfino, come slamane intervenne, chi stava implorando ¡1 Padre degli Ufllilli nel tempio di Dio, Ma in ragione, e più delle olTesé, infortiscono gli animi, e oramai ogni llansazioiib si crede possibile, tranne che col* l'onore. Questo vuol essere salvo ad ogni costo, e sarà, quale che sia 1" avvenire, che a noi preparano i lati. Troppo glande retaggio di gloria legarono a questo popolo i suoi avi, perch’egli possa contemplare tranquillo lo straniero, che si allaccia alla soglia della sua casa , donde un giorno di magnanima ira lo espulse , allacciarsi per ridurlo anco una volta al duro servaggio, da cui si ville campato. Il presente patire hn giustilicato al cospetto delle nazioni la fama d’intelligente, d’eroico