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ti die la pena d’occuparsi di quello, attribuendogli una rilevanza che po. tesse dar materia alle sue censure , e siccome <juel Giornale nel pubbli. I care il nome dell'autore lo diinda formalmente a giustificarsi, coti ne sorge necessità di riprodurre quello scritto , e mettere in luce il vero spirito di quei concetti dal detto Giornale svisati, e quando ne rimarcò la gravila per le condizioni in citi ci troviamo, e quando ne interpretò il pensiero coU’abbassarli u vili giu*tificasioni, e (piando finalmente li portò a nullità coll’attribuirli a leggerezza c sbadataggine delt'autoir.
     Si mette per tal motivo soli’ occhio del Pubblico illuminato ed im< parziale questo scritto, su cui ì’Operajo scagjiò l’anatema, e sene fanno poi seguire le spiegazioni.
Seguono le sopra esposte Osservazioni del .Hitesi.
     Ognuno dovrà accordare che le condizioni del paese non sono srn* sibilmeutc variate dal IO al 15 luglio corrente, e se il giorno 10 le osservazioni della Gazzetta uffizialc sulle proposte dell'Austria non furono trovate inconvenienti per la gravità loro, nel riguardo alle circostanze, saiaiiuo da giudicarsi ugualmente quelle che il sottoscritto aggiunse S giorni dopo.
     Le identiche intenzioni , che suggerirono l'articolo IO luglio della Gozzetta ufficiale, ispirarono lo scritto che ne la seguilo, solochò il pri-sno si diffonde sulla rovina economica minacciata al paese, ed il secondo sulle ingiusta rovina di laute famiglie, ohe senza colpa si vorrebbero condannare all’esilio.
     Come il primo articolo analizza le conseguenze funeste delle offerte dell'Austria, cosi il secondo uè vuol far spiccare l’ingiustizia, mettendosi sulla base dei fatti in generale e nel preteso diritto di chi le propone.
     In quanto poi al parere che le dure condizioni offerte dall’ Austria abbiglio esse pure indicata la necessità di resistere, ciò non è solo con* tonno al buon criterio di ogni uomo ragionevole, ed al senso dell’ arti* colo IO luglio della Gazzetta ufficiale, ma sta ben anco nello spirito del
•	u** . elo dell’ Assemblea del I luglio , nel quale l'argomento si passa al* l'ordine del giorno, dietro i considerando sulla inconvenicnza delle prò* poste; che se dunque fossero partile da altre basinoti avrebbero tronche Le trattative.
     Che le parole di uu semplice cittadino si vogliano interpretare come In espressione di uu Corpo, pel solo caso che questi a quel corpo ap-pari iene, ella è rosa irragionevole , come se la opinione di un deputalo
     tignasse il pensiero dell’Assemblea ; si cerrò piuttosto un appiglio per ; attere una opinione, per offendere quella stessa libertà di cui vogliamo farsi i sostenitori. Che se delia Marina, dal sottoscritto amata e stimata sinceramente, interessa all’Opero io il sostenere l’onore, lo si invita a di* tenderlo piuttosto dall'ingiusta taccia d’indolente inerzia, che dopo lauti snerifiii, anncgazioiii e travagli gli venne data dalla bigoncia nella pub* Mica Assemblea del 20 luglio, e si procuri, come potrà farlo, lumi più «siiti per meglio rendere informato chi volesse trattare eou conoscenza di cosa quel delicato argomento.
                                                 A. BRESSAN.