471 di tutto il mondo (benissimo l benissimo !) ; vogliamo farne il paese nel quale, dopo il proprio, ciascuno vive per l’intelligenza, pel cuore, per le simpatie; ove, da dieciotto secoli, ciascuno andò a portare la sua pietra, il suo rispetto; ove la polvere stessa è impregnata di venerazione, del sangue dei santi, degli eroi, de’martiri. Ecco ciò che rende Roma la città eterna; ecco ciò eh’è Roma, ciò che vuol essere, ciò che continuerà ad essere. (Interruzione e rumore a sinistra.) il presidente: Sappiate rispettare almeno l’ingegno dell’oratoref A-scoltale, in un’Assemblea deliberativa, tutto ciò che può farvi onore! A destra: Benissimo! Bravo! bravo! Il sig. di Falloux: Fui molto sorpreso d’udire ieri l’onorevole signor Arnaud proferire la parola servitù parlando della spedizione di Roma e del governo, che stavamo per introdurre colà; fui sorpreso d’udire chiedere all’onorevole signor di Montalembert s’ei cancellava dalla sua bandiera le parole di sovranità del popolo. Rappresentanti delta sinistra, ridendo: Ahi ah! A destra: Queste risa sono intollerabili. Il presidente: Non si può proferire un nome onorevole, senza che sorgano mormorii, nè un nome di fazioso senza che gli si facciano acclamazioni. (Rimostranze a sinistra.) Io non addito nessuno, ma noterò il carattere deile interruzioni e di coloro che vi partecipano. Il paese, al quale v’ appellate sì spesso, giudicherà. A sinistra: Sì, sì ! Parecchie voci a destra: Egli ha già giudicato. La cosa è fatta. 11 presidente: Questa è violenza pretta e genuina. (Lunga agitazione.) 11 sig. di Falloux: Fui, non dirò sorpreso (quando parlo ad un uomo come l’onorevole sig. Arnaud, debbo valermi d’un altro vocabolo, d'un vocabolo più amico e fraterno) fui molto profondamente afflitto, allorché l’udii valersi della parola servitù per parlare della ristorazione dell’autorità temporale del Papa a Roma, e dire che gli uomini, i quali avevano potuto applaudire alla spedizione, avevano cancellato dalla loro bandiera la parola libertà. Ma l’onorevole sig. Arnaud, il quale sì ben possiede il linguaggio del callolicismo in alcune occasioni, non sa egli forse che a Roma, quella che i Romani nel loro linguaggio sempre eloquente e religioso, chiamano eglino stessi la servitù, la cattività di Babilonia, è il tempo in cui Roma fu privala de’suoi Papi? Il sig. di Montalembert: Benissimo! (Rumori a sinistra.) Il sig. di Sèze : E’non lasciano parlare nessuno della destra. Un rappresentante alla destra: E’non comprendono niente, non sanno niente. 11 sig. Baune: Sappiamo doxe volete condurci. Molte voci a destra: All’ordine! all’ordine! 11 sig. di Falloux: Quando il \iaggiatore passeggia a Roma in mezzo ai monumenti di tulle le età (ed è pur mestieri che mi permettiate di introdurre nella lingua parlamentaria, forse per la prima volta, questa parola monumenti : ma a Rema i monumenti son levali a grado di per-